Un gruppo di studenti sta manifestando a Los Angeles contro la guerra in Vietnam. Nel corso dei tafferugli è ucciso un agente e Mark (Mark Freccette), ingiustamente accusato del delitto, decide di cambiare aria. Dopo aver rubato un piccolo aereo da turismo, si dirige verso la Death Valley ed atterra a Zabriskie Point, la zona di massima depressione geologica degli States. Lì conosce Daria (Daria Halprin), una ragazza libera e piena di vita che sta andando a Phoenix per un periodo di vacanza e se ne innamora. Mark decide di riportare indietro l’aereo ma in aeroporto la polizia schierata, in assetto di guerra, lo uccide. Daria apprende la notizia della morte di Mark alla radio e, per la rabbia, fa esplodere l’appartamento di Allen, un losco affarista che vuole lottizzare il deserto con case di villeggiatura.
Il regista confeziona un road-movie dove agli spazi desertici, oceanici e libertari della Death Valley sono contrapposti a quelli chiusi e ristretti della aule universitarie. Pur essendo una delle pellicole meno ispirate di Antonioni, il film è entrato nella storia del cinema per due scene; i giovani hippy che fanno l’amore, nudi, liberi e felici nella Death Valley e quella finale, al rallenti, riproposta più volte e da varie angolazioni, con l’esplosione dell’appartamento di Allen e di tutto quello che conteneva (vestiti, elettrodomestici, cibo, riviste) a simboleggiare il crollo (immaginato e sperato) del capitalismo. Mark è descritto come uno studente universitario, ribelle ed anticonformista “disposto a morire di tutto ma non di noia” che, senza prendersi molto sul serio e con una coscienza politica molto approssimativa racconta a Daria le bravate che aveva messo in atto al college: “Università?Svolgevo attività fiori programma; rubavo libri rilegati piuttosto che tascabili, telefonavo mettendo in conto al rettore, portare roba dentro proibita come un cane, una bicicletta o una donna. Un giorno sono andato in ufficio ed ho invertito i calcolatori e così mi hanno sbattuto fuori e sai perché? Ho mandato gli ingegneri ai corsi d’arte. Usa volta mi sono tinto di nero ma non ha funzionato.” E quando lei gli chiede perché ha rubato l’aereo, le risponde con un semplice e banale “Per alzarmi da terra”. Splendida colonna sonora dei Pink Floyd, Grateful Dead e dei Rolling Stones.
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