Alice Goodwin (Sigourney Weaver), vigilatrice in una scuola per bambini, vive in una piccola città del Wisconsin con il marito Howard (David Strathairn) e le due figlie Emma e Claire.
Un giorno Theresa (Julianne Moore), inseparabile vicina di casa, le chiede di poter lasciare a casa sua, per qualche ora, Lizzie, la sua bambina. La piccola gioca, ciondola per casa ma all’improvviso scompare ed annega nel piccolo laghetto che circonda la fattoria dei Goodwin.
Theresa e il marito Dan (Ron Lea) sono stremati dal dolore ed Alice accusa, terribilmente, il colpo.
Dopo qualche giorno è arrestata con l‘accusa di aver molestato a scuola il piccolo Robbie Mackessy (Marc Donato), figlio di Carola (Chloë Sevigny), una donna un po’ troppo instabile ed irrequieta.
Prima ancora che il processo abbia inizio, l’opinione pubblica si schiera contro Alice, accusata da un altro paio di bambini dello stesso crimine.
Per poter pagare il noto avvocato Paul Reverdy (Arliss Howard), Howard vende la fattoria e si trasferisce in un’altra città. Il carcere è duro ma Alice riesce ad affrontare con immutate energie il processo che sancisce la sua totale innocenza.
All’esordio dietro la macchina da presa, Elliot si limita a narrare le vicenda di un gruppo familiare che, ben saldo al suo interno, riesce a non sfaldarsi di fronte alle accuse infamanti rivolte ad un proprio membro.
Forte dell’affetto del tenero e paziente marito, Alice non vacilla, non sbanda, non abbassa la testa ma tenace, testarda e sicura di sé, abbraccia la bandiera della verità a tutti i costi, al punto da mandare in crisi anche il suo stesso avvocato difensore.
Da un punto di vista stilistico il film non regala grandi emozioni e una bella sforbiciata, in fase di montaggio, l’avrebbe reso certamente più elettrizzante. Il regista non spiega come mai i piccoli alunni abbiano, ingiustamente, accusato Alice, non punta il dito sugli adulti che l’hanno trascinata in tribunale ma lascia intuire come sia stato devastante per la protagonista rimanere a galla e non affondare.
In maniera scolastica Elliot propone la contrapposizione tra il mondo bucolico nella quale vivevano la famiglia Goodwin prima delle accuse ad Alice all’anonima città nella quale sono poi costretti a vivere. Piccola apparizione di Louise Fletcher nei panni della madre di Howard. Musiche di Pat Metheny. Dal romanzo di Jane Hamilton.
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