Campania, primi ciak dell’anno. D’Amore e Sibilia al lavoro

9 Febbraio 2022 | Di Ignazio Senatore
Campania, primi ciak dell’anno. D’Amore e Sibilia al lavoro
Senatore giornalista
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“Abbiamo battuto il ciak di questa nuova avventura! Senza dubbio è il progetto più rischioso ed esaltante che abbia affrontato nella mia carriera! Il timore delle cose grandi è stemperato dalla gioia di dare spazio a fantasie e libertà! Per un mese saremo in giro a raccontare la città attraverso luoghi e persone…ce vedimmo mmiezz a via!!!” Così Marco D’Amore presenta sui social il suo nuovo film “Napoli magica”, dall’omonimo romanzo di Vittorio Del Tufo, le cui riprese sono cominciate a inizio settimana dopo il recente casting. Provini ancora  per il regista salernitano della saga “Smetto quando voglio”, Sydney Sibilia, che sta completando in questi giorni il casting per “La straordinaria scoperta”, basato su “Mixed By Erry”, al secolo Enrico Frattasio, il dj di Forcella, noto per  le sue cassette pirate che diffuse a macchia d’olio a Napoli e anche oltre. E se D’Amore e Sibilia sono al lavoro, ci sono però tantissimi film in post-produzione. Tra i i film che si stanno limando “Mob girl” di Paolo Sorrentino, dal romanzo omonimo di Teresa Carpenter, che narra di Arlyne Brickman, gangster americana, che diventò poi informatrice della polizia e permise la cattura di pericolosi boss. “Nostalgia”, di Mario Martone, con Pierfrancesco Favino e  Francesco Di Leva, lascia che la vicenda ruoti intorno a Felice, un uomo che, dopo quarantacinque anni trascorsi all’estero, torna nel rione Sanità per accudire la madre moribonda. “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, con Toni Servillo, s’ispira al romanzo di Arthur Schnitzler, e racconta di un regista italiano che, durante le riprese, si accorge di avere molti punti di contatto con il seduttore veneziano. “Il comandante” di Eduardo De Angelis, ruota, invece, intorno alla vicenda del comandante Salvatore Todaro, eroe per aver salvato ventisei naufraghi. Più scanzonato “Tutti a bordo” di Luca Miniero, con Carlo Buccirosso, storia di un nonno e un padre che perdono il treno e devono fare il possibile per acciuffarlo perché a bordo ci sono figli e nipoti.  E se “La ferocia” di Vincenzo Marra, è tratto dal romanzo omonimo di Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega, “Etiopia” di Bruno Oliviero, propone, invece, la storia di un tredicenne spinto dal desiderio di ritornare in Etiopia. “La linea dell’orizzonte” di Stefano Incerti mette in primo piano un chirurgo cinquantenne che vola con il figlio a Tunisi per un convegno scientifico ed é travolto da un tragico destino mentre “Di più non basta mai” di Pappi Corsicato si snoda intorno al personaggio di Toni che, dopo l’incontro casuale con Chiara, realizza il sogno di diventare artista. Non possono mancare le opere prime, ancora in post produzione: “La casa di Ninetta” di Lina Sastri, tratto dal suo omonimo romanzo, edito da Guida e “The Glory Hole” di Romano Montesarchio oltre a “La peste”  con Francesco Di Leva, Cristina Donadio e  Alessandro Preziosi. Pronti, invece, “Falla girare” di e con Giampaolo Morelli,, Giovanni Esposito, Ciro Priello, Fabio Balsamo e Leopoldo Mastelloni; “Hotel Milano” di Pasquale Marrazzo; “Uomini da marciapiede”, commedia di e con Francesco Albanese, Clementino e Serena Grandi; “Per niente al mondo” di Ciro D’Emilio; “Quattordici giorni” di Ivan Cotroneo; “Santa Lucia” di Marco Chiappetta, con Renato Carpentieri e Andrea Renzi; “Da domani mi alzo tardi” di Stefano Veneruso e “Quel posto nel tempo” di Giuseppe Alessio Nuzzo, su un direttore d’orchestra (Leo Gullotta), affetto da Alzheimer.

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