Le verità negate di Ann Turner – USA – 2006 – Durata 103

21 Febbraio 2022 | Di Ignazio Senatore

Sophie Hartley (Susan Sarandon), illustratrice di successo, è sposata con Craig (Sam Neill) ed è madre di due bambine, Ruby ed Ellie.

Un vestito, qualche foto di famiglia e un pelouche scompaiono misteriosamente e Sophie è sempre più convinta che qualche sconosciuto sia entrata in casa in sua assenza.

Craig non le da peso e con il passare di giorni si convince sempre più che la moglie sta scivolando sempre più nella pazzia.

Sophie sospetta che Mara Toufiey (Emily Blunt), l’affascinante collaboratrice del marito, sposata e madre di una bambina, voglia portarle via Craig e le sue deliziose creature.

Dopo averla pedinata, s’introduce a casa sua ma è smascherata ed è condannata dal giudice a starle alla larga. Sophie intuisce che il marito non è insensibile al fascino di Mara, ma non demorde e, sul finale, smaschera la sua persecutrice ma la verità nella quale s’imbatte è così spiazzante da toglierle il respiro.

Thriller psicologico di buona fattura, scritta tutta la femminile, che parte un po’ in sordina ma, disertati i classici clichè del genere, diventa una macchina narrativa di grande precisione.

Sin dalle prime battute, Sophie sembra una donna già emotivamente colpita per la morte della madre ma si mostra forte, tenace e il lavoro e le due bambine le danno la forza per andare avanti. Lo spettatore si trova ben presto di fronte ad un dilemma; Sophie ha la mente in disordine o qualcuno sta tramando alle sue spalle?

Turner si concede qualche una piccola incursione nell’horror (da un bellissimo vaso che Sophie ha in regalo si sprigionano migliaia di vespe) e lascia che la temperatura salga sequenza dopo sequenza.

La rivelazione finale è da brividi e finisce per rendere ancora più dolente la figura di Mara, la figlia che Sophie, giovanissima, ha dovuto dare in adozione su pressione dei genitori, costretta a vivere in un istituto fino all’età di dieci anni e poi data più volte in affidamento.

La regista australiana ambienta la vicenda a Melbourne e la avvolge con dei caldi colori pastello. Ottima la colonna sonora. Tra i brani Time after time di Cindy Lauper.

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