Rimasto orfano in giovane età, Rick Martin (Kirk Douglas) va a vivere dalla sorella. Appassionato di musica, decide di comprare una cornetta, lo strumento più economico che c’è sul mercato e, per raggranellare dei soldi, lavora in un bowling, posto di fronte ad un locale dove il trombettista di colore Art Hazzard (Juano Hernandez) prova con la sua band. Art si prende cura di lui e, come un maestro attento e protettivo, gli insegna i trucchi del mestiere.
Rick incontra Willie ‘Smoke’ Willoughby (Hoagy Carmichael), un simpatico musicista, e i due diventano inseparabili. Entrambi suonano nella band di Jack Chandler (Walter Reed), dove canta la tenera Jo (Doris Day), segretamente innamorata di Rick.
I brani che devono eseguire sono però dei ballabili troppo commerciali e ben presto Rick e “Smoke” abbandonano la band per suonare jazz, musica più vicina alle loro corde. Rick incontra Amy (Lauren Bacall), psichiatra sofisticata ed affascinante e la sposa.
Ma i due viaggiano su pianeti opposti, lei non disdegna avventure con dolci signore e, ben presto, la loro unione naufraga. Rick s’attacca alla bottiglia, “Smoke” e Jo provano a tendergli una mano e..
Il veterano Michael Curtiz (Gli angeli dalla faccia sporca, Casablanca, Il romanzo di Mildred ed il “musicale” Ribalta di gloria con James Cagney…) traspone sullo schermo il romanzo di Dorothy Baker e narra le vicende del famoso cornettista bianco Bix Beiderbecke. Il regista ungherese descrive una delle leggende del jazz, divenuto famoso negli anni del proibizionismo, come un uomo solitario, chiuso nel suo mondo, incapace di tessere dei significativi rapporti affettivi e sociali.
La musica ed la sua cornetta sono le sue uniche passioni e tutto il resto sembra non attirare minimamente la sua attenzione. Non si cura infatti delle attenzioni che gli rivolge la premurosa Jo e, scontroso e attaccabrighe, lega poco con gli altri musicisti. Quando prova, finalmente, a mettere alle spalle paure e inibizioni, s’imbarca nel fallimentare matrimonio con la nevrotica e cerebrale Amy.
Curtis affida al navigato Douglas il classico ruolo dell’artista scorbutico, intrattabile e tormentato, ma nonostante la sua ottima prova, la pellicola vola basso.
La musica però la fa da padrona e sono numerose le esibizioni degli artisti che suonano nei locali avvolti dalle nuvole di fumo, sprigionate dalle sigarette degli spettatori. Il titolo originale rimanda più esplicitamente allo strumento che suona il protagonista. Curiosità: Douglas aveva preso lezioni di tromba ma a suonare è Harry James.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana
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