Il re del jazz (The Benny Goodman story) di Valentine Davies – USA – 1955 – Durata 116’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Il giovane Benny Goodman inizia quasi per gioco a suonare il clarinetto e, ben presto, mostra di essere un vero talento. A sedici anni suona già in un’orchestra e qualche anno dopo, ormai adulto, (Steve Allen) è già un clarinettista affermato. Ma il suo sogno è quello di dirigere un’orchestra alla quale donare un personalissimo sound.

Ma non è facile mettere insieme degli elementi affiatati e far breccia nel pubblico. Benny, non molla e con i suoi brani, scioglie il cuore degli americani e della dolce Alice Hammond (Donna Reed). Sempre in giro per tournée, Benny deve anche rintuzzare l’opposizione della madre (Berta Gersten), che non vede di buon occhio la sua relazione con Alice.

Ma il successo è ormai di casa e….

Biopic un po’ troppo liquoroso e celebrativo che ruota intorno alla figura del celebre clarinettista di Chicago. La vicenda procede senza strappi ed in maniera abbastanza scolastica, ed il regista narra l’ascesa di un musicista, nato in una famiglia dalle modeste condizioni economiche, talmente povero da non potersi permettere uno smoking da indossare quando deve suonare in un’orchestra. 

Davies, alla sua unica regia, affida all’esecuzione dei brani musicali del talentuoso musicista una larga fetta del film e lascia sullo sfondo la romantica love-story tra Benny ed Alice. L’amimico ed ingessato Steve Allen non riesce però a dare anima al personaggio.

Remake del film diretto da John Murray Anderson nel 1930. Camei di Lionel Hampton, Gene Krupa e Teddy Wilson, componenti originali della band di Goodman. I brani sono eseguiti dalla stesso Goodman che doppia il protagonista.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.