Rain Man – L’uomo della pioggia di Barry Levinson – USA – 1988 – Durata 130’

22 Luglio 2022 | Di Ignazio Senatore

Los Angeles. Charlie Babbit (Tom Cruise), giovane e rampante commerciante di automobili di lusso, è pieno di debiti. Il padre muore e lui decide di andare al suo funerale, a Cincinnati, in compagnia di Susanna (Valeria Golino), la sua fidanzata. Giunto lì, scopre che l’unico beneficiario del ricco patrimonio familiare, pari a tre milioni di dollari, è il fratello Raymond (Dustin Hoffman), uno strano tipo, più grande di lui di venti anni, ricoverato in un istituto di rieducazione, di cui ignorava l’esistenza. Raymond ha dei comportamenti bizzarri, ripete continuamente delle frasi, come fossero cantilene ed ha uno sguardo amimico e perso nel vuoto.  Charlie vuole mettere le mani sul ricco patrimonio e diventare il tutore di Raymond e, senza l’autorizzazione dei medici, lo porta via dall’istituto con l’idea di vivere assieme a lui a Los Angeles.  Ma Raymond ha paura di volare e Charlie é costretto a viaggiare con lui in auto. Durante il viaggio scopre quanto sia difficile gestirlo; Raymond, infatti, non tollera anche la minima variazione agli schemi rigidi ai quali è abituato e, di fronte alle più piccole difficoltà, reagisce con delle violente esplosioni emotive. Ma Charlie scopre che Raymond ha anche una memoria prodigiosa e delle straordinarie doti matematiche. Deciso a sfruttare le sue capacità, si dirige a Las Vegas per sbancare il casinò. Dopo aver vinto, grazie a Raymond, una fortuna a poker, in un finale sdolcinato, Charlie …

Road movie che sbancò al botteghino e raccolse una montagna di premi tra cui 4 Oscar, 2 David di Donatello e l’Orso d’oro. Il film è tutto sulle spalle di un superlativo Dustin Hoffman (Oscar come miglior attore), sapientemente supportato da uno schioppettante Tom Cruise e da una deliziosa Valeria Golino. La scena di Raymond che, in un baleno, indovina il numero degli stuzzicadenti  caduti a terra in un pub, è entrata a far parte della storia del cinema ed è diventata simbolo dell’autismo (in realtà Raymond sembra più affetto dalla sindrome di Asperger).  Un taglio in fase di montaggio avrebbe evitato certe flessioni di ritmo e reso più scorrevole il film, che indugia troppo nel mostrare, alternativamente, le straordinarie doti matematiche di Raymond e le sue palesi difficoltà emotive e relazionali. Il titolo del film rimanda a quando Charlie viveva da bambino con il padre: ricorda, infatti, uno strano personaggio che credeva fosse Rain Man, l’immaginario uomo della pioggia ed era invece Raymond.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi