Un attimo, una vita (Deerfield) di Sidney Pollack – USA – 1977 – Durata: 124’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Durante un Gran Premio di Formula Uno, un pilota muore sul colpo, a seguito di uno scontro con un’altra auto. Bobby Deerfield (Al Pacino), ne rimane così turbato che decide di non correre fino a quando non avrà chiarito i motivi dello scontro che hanno determinato il decesso del pilota, suo amico. In piena crisi esistenziale, si reca in una clinica svizzera per interrogare l’altro pilota, sopravvissuto all’incidente e lì conosce Liliana Morelli (Marthe Keller), una giovane donna fiorentina che deve tornare in Italia. Lui si offre di accompagnarla, tra i due scatta del tenero, ma il destino è in agguato. 

Melò tratto dal romanzo “Il cielo non ha preferenze” di Erich Maria Remarque, abbastanza lento e verboso che segna un passo falso del talentuoso regista americano. Pollack preme troppo l’acceleratore sul sentimentalismo ed inonda la narrazione con dei cervellotici dialoghi fiume che ruotano, in maniera convenzionale e superficiale, intorno al tema della morte che, indissolubilmente, lega Bobby (e gli altri piloti quando sono in corsa) e Liliana, affetta da un’inguaribile malattia. Il regista lascia sullo sfondo le gare automobilistiche e la scelta di ambientare la vicenda nel mondo della Formula Uno finisce per diventare un debole pretesto narrativo. Anche se Pollock cuce addosso ad Al Pacino un personaggio imploso, un po’ cupo e fin troppo depresso, vederlo sullo schermo è sempre uno spettacolo.

Per un approfondimento sul tema “Cinema e sport” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il campione recita”, edito da Absolutely Free.