Tin cup di Ron Shelton – USA- 1996 – Durata: 133’ – Origine: USA

15 Settembre 2022 | Di Ignazio Senatore

In Tin cup, Roy MacAvoy (Kevin Costner) vive a Salomè, piccola cittadina del Texas, bighellonando con i suoi amici e con Romeo (Cheech Marin), il suo fedele caddy, e sbarca il lunario dando lezioni di golf ai principianti. La sua nuova allieva è Molly (Rene Russo), una psicologa, fidanzata con David Simms (Don Johnson), campione di golf ed acerrimo nemico di Roy. Molly è, simpatica, travolgente ed è una forza della natura ed espugna al primo colpo il cuore di Roy. Ma lei è fedele a David e Roy si danna l’anima per cercare di convincerla a mollarlo. Sono in programma le selezioni regionali e per conquistarla, Roy riesce a superare il turno ed entra di diritto tra i finalisti dei prestigiosi U.S Open dove s’imbatterà contro i più forti campioni e lo spocchioso e saccente David…

Piacevole e deliziosa commedia che mescola il genere sportivo a quello sentimentale, che  ruota intorno a Roy, una testa matta, che sui verdi campi da golf non si accontenta di vincere con dei colpi facili e sicuri, ma osando sempre, in ogni occasione, anche più del dovuto. Sfrontato, indisciplinato e lontano mille miglia dai “signorini” che giocano a golf, più con la testa che con il cuore, ama scommettere su se stesso e travalicare ogni volta i propri limiti. Invano, il suo sconsolato caddy, prova a suggerirgli il tiro più semplice che gli garantirebbe di passare il turno o di vincere senza fatica una gara; Roy non conosce la prudenza, il calcolo, la mediocrità; se deve vincere lo deve fare a modo suo, sbalordendo gli spettatori con dei colpi inusitati, imprevedibili ed impossibili. David è, invece, il suo opposto; freddo ed impassibile, non si concede colpi di testa e programma ogni vittoria, cercando di rischiare il meno possibile. Molly, la sua fidanzata, non potrà non essere attratta dallo spericolato Roy e finirà per mollare David, dando un calcio ad una vita regolare, ma piatta e priva di scosse. Alla fine del film Roy imparerà (forse) ad essere meno impulsivo e Molly, dal canto suo, a rischiare di più. Ron Shelton, che aveva già diretto altri film sportivi (Bull Durham – Un gioco a tre mani, Chi non salta bianco è, Basta vincere e Cobb) mescola bene le carte e la simpatica love-story tra Roy e Molly fa da perfetta cornice ad una vicenda ironica e spensierata, che si beve tutta d’un fiato.

 

Per un approfondimento sul tema “Cinema e sport” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il campione recita”, edito da Absolutely Free.

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