In un futuro imprecisato ogni bambino è dotato di un B*bot, un robot di forma ovale che, dopo aver analizzato i gusti e i profili del ragazzino che lo ha acquistato, lo aiuta a incontrare nuovi amici. L’unico che ne è sprovvisto è Barney Pudowski, un bambino timido e introverso, orfano di madre, che non riesce a legare con i coetanei. Quando riesce finalmente ad accaparrarsi anche lui un B*bot, di nome Ron, scopre che è difettoso e che combina solo pasticci. Dopo aver pensato di restituirlo alla Bubble, la multinazionale che li ha creati, si affeziona al robot ed entrambi finiscono per diventare amici per la pelle. Ma…
Film d’animazione, ammantato di colori prevalentemente pastello, spruzzato di buoni sentimenti che non scivola (per fortuna) mai nel melenso. In campo il classico ragazzino dal cuore d’oro, emarginato e bullizzato, che sul finale, dopo varie peripezie, riesce a far modificare l’algoritmo del B*bot e rendere ancora più felici gli altri bambini. Per famiglia.
Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022
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