Alex Lewis (l’inespressivo Liam Neeson), sicario infallibile, dopo aver compiuto la prima missione, si rifiuta di uccidere una messicana dodicenne. Ma sulle tracce della ragazzina, costretta dal padre a prostituirsi, c’è anche Danny Mora, un astuto detective. A ingarbugliare la matassa Davana Sealman (Monica Bellucci), una donna ricchissima che vuole a tutti i costi proteggere il figlio, che non è proprio uno stinco di santo.
Martin Campbell, regista neozelandese, in Memory, thriller discreto, punta sull’action e non disdegna di mostrarci le povere vittime, sgozzate come caprette. La storia, ambientata tra il Texas e il Messico, non è originale e mostra ancora una volta un killer professionista, in procinto di andare in pensione che, intascati i quattrini, si vendica di chi lo ha ingaggiato per uccidere una bambina. Il titolo fa riferimento all’Alzheimer che ha colpito Lewis. Remake di The memory of a killer di Erik Van Looy, tratto dal romanzo di Jef Geeraerts.
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