La compagna di banco di Mariano Laurenti – Italia – 1977 – Durata: 85′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Trani. La diciottenne Simona Girardi (Lilli Carati), figlia di un industriale di salumi, si trasferisce a Trani e frequenta la 3 B del Liceo Mamiani. Il corpo docente è formato dalla professoressa Marimonti (Coluzzi). innamorata del prof. Ilario Cacioppo (D’Angelo). Factotum della scuola, il bidello Salvatore (Alvaro Vitali).

A rubare il cuore della bella Simona è Mario D’Olivo (Antonio Melidoni), il bello della classe, che inizia a farle una corte spietata. Mario è il figlio di Teo (Lino Banfi), proprietario di un negozio di abiti e lingerie femminile, popolato da maggiorate e da bombe sexy come Elena Mancuso (Nikki Gentile).

D’accordo con le altre compagne di classe, per dare una bella lezione a Mario, Simona fingerà di cadere nella sua trappola seduttiva, ma…

Laurenti cerca di bissare il successo del precedente La professoressa di scienze naturali, diretto da Michele Massimo Tarantini e punta sulle grazie dell’attrice varesina Lilli Carati.

Il film non si discosta dal filone “scolastico” e inanella una serie di gag di cui sono vittime D’Angelo, Romana Coluzzi e Vitali, al quale fanno credere che la sensuale Nikki Gentile sia una ninfomane e lui, naturalmente, ci casca in pieno.

Irresistibile la scena con Vitali e D’Angelo che si intrufolano nel negozio di Banfi, per godere delle grazie della Gentile e, per non essere impallinati dal marito geloso e malavitoso, fingono di essere dei manichini. Da segnalare D’Angelo che, con la scusa di insegnare botanica, si fa portare dagli studenti le verdure che poi cucina a casa.

Per l’intervista ad Alvaro Vitali e le schede dei suoi film, si rimanda al volume “Non solo Pierino” di Alvaro Vitali e Ignazio Senatore , Falsopiano Editore  (2020).