Baise moi – Scopami (Baise moi) di Virginie Despentes, Coralie Trinh Thi – Francia- 2000 – Durata 77’ – V.M. 18

Manu (Raffaëla Anderson), adolescente sbandata, è violentata da dei brutti ceffi e quando torna a casa, cela la propria disperazione. Il fratello l’offende e l’umilia; lei perde le staffe e lo ammazza. Nadine (Karen Bach) fuma spinelli, si masturba vedendo video porno e, nel corso di una furibonda lite, uccide la convivente.

Nadine e Manu si incontrano, per caso, all’uscita del metro, e decidono di fuggire insieme. A corto di quattrini uccidono una donna che sta prelevando dei soldi al bancomat e si fermano poi in un albergo.

Sempre più adrenaliniche ed irrequiete, mentre Nadine fa l’amore con il portiere dell’hotel, Manu va in una discoteca ed abborda uno sconosciuto. Al mattino si rimettono in marcia e, a un posto di blocco, sparano a due poliziotti. La scia di sangue s’allunga sempre più ed il finale non può essere che tragico.

La regista, all’esordio, non giudica, non prende posizione ed evita di trasformare le due sanguinarie, spregiudicate e ribelli assassine nelle classiche eroine cosparse di un alone di tragicità ma le descrive come due ragazze emarginate, emotivamente piatte, che consumano un sesso arido e meccanico e si sentono vive solo dopo aver trivellato di colpi qualcuno.

Nonostante la scia di sangue che lasciano alle loro spalle, le due protagoniste non hanno mai né rimorsi, né pentimenti.

La regista, volutamente, le descrive come delle spietate e crudeli assassine e non concede loro né un attimo di felicità, né uno straccio d’amore.

Il film è diventato oggetto di culto perché l’attrice Karen Bach è morta suicida cinque anni dopo, per aver ingerito dei medicinali. Dal romanzo omonimo della stessa Despentes, scritto quando aveva ventitré anni.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024