Nathalie (Emmanuelle Béart), versatile attrice di teatro, interpreta con successo i testi scritti e diretti da Matthias (Dani Levy), il giovane compagno.
Una sera, in discoteca, flirta con un ragazzo e Louise (Pascale Bussières), l’inseparabile amica d’infanzia, segretamente innamorata di lei, va a casa e tenta il suicidio.
Le strade si dividono e Nathalie e Louise si ritrovano anni dopo ad Avignone, dove Nathalie recita a teatro e Louise, sposata con Nicholas (Sami Bouajila), si è trasferita e lavora come odontotecnica.
Le vecchie amiche si frequentano nuovamente e, dopo aver trascorso qualche giorno insieme, Louise, intuite le notevoli potenzialità artistiche dell’amica, le fissa un incontro con Walter Amar (Jean-Pierre Kalfon), uno dei più quotati registi teatrali in circolazione.
Matthias va su tutte le furie e pianta Nathalie che, disperata, si consola tra le braccia di Louise che, abbandonati lavoro e marito, diventa la sua amante.
Ma Nathalie è uno spirito libero, non vuole legami e, oppressa dalla presenza asfissiante di Louise, dopo qualche tempo, la caccia via…
Senza scivolare nel melò, la regista (L’amante inglese, La belle saison…) narra la vicenda di due donne unite da un profondo legame, ma profondamente diverse tra loro.
Louise è ambiziosa, vive per il teatro, non disdegna le avventure erotiche e, spietata e crudele, è incapace di legarsi emotivamente a qualcuno. Nathalie, all’opposto, travolta dalla passione, per starle accanto, finisce, giorno dopo giorno, per identificarsi sempre più in lei.
Il film è tutto in questo rapido scambio tra le due protagoniste. Nathalie si rivolge a Louise e le dice: “Ci amiamo molto, ma ci soffochiamo” e lei le ribatte: “Se due si amano, non si soffocano”.
Il film non ha grandi accelerazioni, ma una scena mozza il fiato per la raggelante intensità; Nathalie si contorce per i dolori addominali e Louise telefona al pronto soccorso.
Per punirla degli affronti subiti, quando il medico bussa alla porta, non apre e resta immobile seduta sulla sedia a osservare Nathalie che soffre.
La ripetizione a cui fa riferimento il titolo in francese indica la prova teatrale.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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