Il giovane Alessandro Corsini (Rosalino Cellamare), timido e introverso, figlio di Luigi (Carlo Giuffrè) e Gisella (Konstantina Petkova Ghelli), frequenta con passione il Conservatorio di musica.
Anche se ha una platonica relazione con Emanuela (Leonora Fani), la sua mente è totalmente assorbita da accordi e spartiti.
.Compagno di corso è Gabriele Finzi (Emilio LoCurcio), che, ben presto, intuisce che Laura Formenti (Carroll Baker), la nuova insegnante di musica, è una donna tormentata e inquieta.
Dopo aver scattato delle foto che la ritraggono in atteggiamento osè, Gabriele la ricatta e lei, per la paura dello scandalo, accetta di assecondare le sue perverse fantasie.
Dapprima, le chiede di presentarsi al Conservatorio con una camicetta trasparente e senza reggiseno e poi, successivamente, mentre dà lezioni private ad Alessandro, la provoca, fino a chiederle di spogliarsi.
Alessandro, che nutre per lei una sincera ammirazione, confuso e turbato, decide di fare un salto dallo zio Giulio (Renzo Montagnani), un dongiovanni che vive con Rosina (Femi Benussi), procace e disinibita cameriera che, per scioglierlo dalla timidezza, si concede a lui.
Ritornato a casa, Alessandro sottrae le foto a Gabriele e le restituisce all’insegnante. Finalmente lei può smascherarlo; Gabriele é gay ed è segretamente innamorato di Alessandro. Sul finale, Alessandro fa l’amore con l’insegnante e poi, con la tenera, ma emancipata Emanuela.
De Sisti (Fiorina la vacca, La supplente va in città, Delitti e profumi…) ambienta la vicenda in un’indefinita cittadina di provincia emiliana degli anni 50’ e racconta un classico racconto di formazione e di iniziazione sessuale.
Il giovane Alessandro, infatti, si libererà delle sue inibizioni grazie a Rosina, che gli fa da “nave scuola” e gli permette di vivere poi senza tabù la love-story con Emanuela.
Giuffrè, con un improbabile accento romagnolo, veste i panni del papà di Alessandro, un uomo che si vanta di immaginarie avventure erotiche quando era in Africa e che, pur intuendo i tormenti del figlio, non muove un dito per aiutarlo.
Carroll Baker, dopo il successo internazionale di Baby doll, del 1956 di Elia Kazan e diretta da Marco Ferreri ne L’harem (1967), approda alle commedie sexy e interpreta nello stesso anno La moglie vergine di Marino Girolami.
Leonora Fani, stellina sexy, grazie al faccino acqua e sapone e al suo corpo efebico, comparirà in diverse pellicole del filone, dopo l’esordio nel ‘74 ne La svergognata di Giuliano Biagetti e ne Il domestico di Luigi Filippo D’Amato. Giuffrè è troppo ai margini della vicenda e compare solo in un paio di scene.
Curiosità: il ruolo affidato a Rosalino Cellamare, in arte Ron, all’esordio al cinema e nelle pellicole del filone sexy, doveva essere di Alessandro Momo, morto alcuni mesi prima in un incidente motociclistico. Nel cast Leopoldo Trieste nei fugaci panni di un esibizionista.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024
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