Siviglia. Alvaro (Javier Gutiérrez), impiegato in un ufficio notarile, sogna di diventare uno scrittore con i fiocchi e frequenta da anni un corso di scrittura creativa tenuto dal severo e spocchioso Juan (Antonio de la Torre).
Amanda (María León), moglie di Alvaro, scrive un best seller, diventa in un lampo famosa e pianta il marito per il suo agente letterario. Su consiglio del datore di lavoro, Alvaro si prende un periodo di riposo, va a vivere in un modesto appartamento e si convince che potrebbe utilizzare la vita dei condomini dello stabile, nel quale si è appena trasferito, come materiale per il romanzo.
Per accogliere informazioni su di loro inizia a fare una corte discreta a Lola (Adelfa Calvo), la portiera pettegola, concentra la sua attenzione su Irene (Adriana Paz) ed Enrique (Tenoch Huerta), una coppia di messicani e, infine, inizia a frequentare sempre più assiduamente su Felipe (Rafael Téllez), un anziano signore dal portamento elegante e pieno di soldi.
Grazie alle sottili pareti dell’appartamento Alvaro regista i dialoghi della coppia sudamericana e, con la scusa di essere un appassionato di scacchi, si intrufola stabilmente nell’appartamento di Felipe.….
In bilico tra thriller e commedia dark, il film di Manuel Martín Cuenca (La mitad de Oscar, Canibal…), si ispira all’omonimo romanzo di Javier Cercas e mette in campo il classico uomo qualunque, aspirante scrittore, che prova a scrivere un romanzo sulla falsariga de L’Alveare, capolavoro del premio Nobel Camilo Josè Cela.
L’idea avvincente del film è che il protagonista, cinicamente, pur di rendere più intrigante la trama del romanzo che sta scrivendo, prova a modificare, a proprio piacimento, la vita dei condomini, ignari del suo perfido disegno. In un gioco sempre più pericoloso,
Alvaro muove con destrezza i fili delle loro vite e questa consapevolezza lo spinge ad alzare sempre più la posta. Come prevedibile, nel finale finirà lui steso per rimanere impigliato nella rete che ha costruito.
Sullo sfondo Juan, rabbioso ed egocentrico maestro di scrittura creativa che, non solo maltratta Alvaro per tutto il film, ma poi, mostrando una scarsa sensibilità, indifferente del dramma personale di Alvaro, pur di accrescere il proprio prestigio agli occhi degli allievi, invita Amanda a tenere una lezione nella sua scuola. Pessima la traduzione italiana del titolo originale (“El autor”) del film.
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