Al Club degli astronomi dei valenti scienziati, capitanati dal prof Barbenfouillis (George Méliès), discutono il progetto di andare sulla luna.
Messo in minoranza qualche dissidente, gli scienziati prescelti, tra cui il professor Barbenfouillis, entrano in un obice che, sparato da un cannone, centra in pieno l’occhio destro della luna.
I temerari si trovano di fronte ad una ricca vegetazione e con dei funghi che d’incanto diventano giganti e, percorso una grotta, sono rapiti dalla bellezza dei vulcani e di una cascata.
Dopo aver riposato, al risveglio, scoprono che la luna è popolata dai seleniti, degli strani esseri dalle sembianze umane, provvisti di lance.
Catturati, gli scienziati sono presentati al Re dei seleniti, che è seduto su uno splendido trono ed è circondato dalle sette donne-stelle dell’Orsa.
Gli scienziati però riescono a scappare, inseguiti dalle guardie e dall’acrobatico popolo dei Seleniti.
Dopo essere finiti in mare, al loro arrivo sulla Terra, assieme a un selenita che si era aggrappato alla navicella, sono ricevuti dai concittadini come degli eroi e portati in trionfo. La spedizione viene ricordata con una statua, a futura memoria, in onore di Barbenfouillis.
Capolavoro del cinema muto, ispirato a due maestri della fantascienza come Jules Verne, autore del romanzo Dalla terra alla luna e H.G. Wells di I primi uomini sulla luna, e realizzato come “film a quadri”, in bianco e nero, con la macchina da presa fissa e dei fondali di cartapesta.
Con una messinscena gioiosa e burlesca, Méliès punta al fantastico e sorprende lo spettatore con le invenzioni visive, gli effetti speciali (le dissolvenze incrociate) e dei trucchi assolutamente innovativi per l’epoca.
L’originalità della pellicola è rafforzata dalla scelta del regista di ricorrere ad un gran numero di attori, tra cui acrobati e danzatrici delle Folies Bergère. Distribuito in seguito anche in una versione a colori, è considerata la pellicola che riscosse il maggior successo della cinematografia internazionale degli esordi.
La navicella spaziale che si schianta sull’occhio della Luna, entrata nell’immaginario collettivo, è una delle sequenze più celebrate della storia del cinema.
Da segnalare che il film fu opera di pirataggio ad opera di Edison, che lo distribuì personalmente.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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