Hélène (Maria Casares) ama Jean (Paul Bernard), ma l’uomo è sempre più taciturno e distante.
Per farlo uscire allo scoperto, lei gioca d’anticipo e gli confessa di non amarlo più.
A quelle parole, Jean sembra rinato e le confessa che si era spenta la passione per lei e che taceva solo per non ferirla.
Hélène riesce a celare il proprio turbamento, ma medita vendetta.
In un locale notturno si esibisce Agnès (Elina Labourdette), una giovane ballerina che arrotonda il magro stipendio intrattenendo i focosi ammiratori dopo ogni spettacolo.
Hélène avvicina Madame D (Lucienne Bogaert), la madre di Agnès, e le propone un patto; se Agnés smetterà di esibirsi ed eseguiranno alla lettera le sue disposizioni, ripianerà i loro debiti e offrirà loro un alloggio dignitoso.
Grazie alla complicità di Hélène, Jean s’innamora perdutamente della fragile Agnès e, solo dopo che i due saranno convolati a nozze, gli rivelerà di aver sposato una prostituta.
Bresson (Il diario di un curato di campagna, Un condannato a morte è fuggito, Au hasard Balthazar, Il diavolo probabilmente…) dirige questo melodramma e lo trasforma in uno straordinario trattato di psicologia, mostrando la perfida protagonista che si prende gioco dell’ingenuo Jean.
Tassello dopo tassello, Hélène muove sapientemente i fili della vicenda, istruendo Agnès su come infiammare il cuore dell’ex amante.
Non solo lascia credere a Jean di essere sua complice, ma lo convince che la ragazza è introversa, riservata e del tutto inaccessibile.
Il regista, sapientemente, trasforma poco a poco Jean, da uomo triste e ingrigito, in un adolescente che si strugge per Agnès, creatura fragile e indifesa, vera vittima della vicenda e costretta a prostituirsi per poter far fronte alla sua misera condizione economica.
La pellicola è arricchita da uno sfolgorante bianco e nero e i dialoghi, un po’ troppo romantici e sentimentali, mostrano un po’ l’usura del tempo.
Da un episodio di Jacques il fatalista di Jacques Diderot, con i dialoghi scritti da Jean Cocteau.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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