La giovane Claire Conti (Marie Gillain), giudice del tribunale di Lione, è sposata con Christophe ed è madre di due bambini.
Un giorno in tribunale compare Céline (Amandine Dewasmes), madre di una compagna di classe della figlia, abbandonata dal marito, che non le passa gli alimenti da anni.
La donna cerca di sbarcare il lunario come può ma per tirare avanti e pagare l’affitto, si è indebitata fino al collo.
L’avvocato dell’istituto di credito con il quale ha stipulato i prestiti, esige che saldi il debito, ma Claire, intenerita dalla condizione dell’imputata, respinge le richieste del legale. Il suo verdetto è ritenuto inaccettabile dal procuratore che minaccia di intraprendere un provvedimento disciplinare a suo carico e la sospende dal caso.
ùA Claire, intanto, diagnosticano un tumore al cervello inoperabile, che le lascia solo pochi mesi da vivere. Decisa a rifiutare le cure e di non celare la malattia alla famiglia, mai doma, si rivolge a Stephane (Vincent Lindon), un giudice più esperto di lei.
Sebbene disincantato e disilluso, il collega accetta di sposare la battaglia legale contro le società di credito che propongono ai clienti contratti truffa e illudono persone in difficoltà economiche con delle brochure ingannevoli, dove le notizie relative ai tassi d’interesse da usurai, sono scritte a caratteri illeggibili.
La sua sentenza che le inchiodava è ribaltata e gli istituti di credito gongolano. Stephane non si abbatte e, accusandoli per concorrenza sleale, li costringe a stilare delle brochure dove deve comparire a chiare lettere l’elevato tasso d’interesse.
Philippe Lioret (Je vas bien, ne t’en fais pas, Welcome…), regista sensibile e delicato, cantore dei diseredati, mette al centro della narrazione una delle avvocatesse più pulsanti di sempre.
Infatti, pur essendo impegnata in una battaglia personale che la vede sconfitta, non dimentica la missione di tutela e difesa dei più deboli, e si batte come un leone per combattere le lobby degli istituti di credito che azzannano alla gola chi fa i salti mortali per sopravvivere.
Al suo fianco il combattivo Stèphane che imbraccia la sua lotta e le regala una ragione in più per scotomizzare il suo calvario e l’avanzare progressivo della malattia.
Lioret non cede alla tentazione di impaginare un film strappalacrime e Claire, con dignità e encomiabile coraggio, messi da parte, pianti e imprecazioni, accetta con dignità un male che, silenziosamente, giorno dopo giorno, la divora dentro e la strapperà per sempre dagli affetti più cari.
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