Separato dalla moglie e in rotta con la fidanzata, il giovane e affascinante miliardario Edward Lewis (Richard Gere), uno squalo negli affari, è a Hollywood per concludere una grossa transazione economica.
Alla guida di una lussuosa automobile, chiede a Vivian Ward (Julia Roberts), una travolgente ed esuberante prostituta, come arrivare a Beverly Hills.
In cambio di una piccola somma di denaro, lei si offre di accompagnarlo e, durante il percorso, Edward rimane così folgorato dalla sua bellezza e vitalità che le chiede di trascorrere la notte assieme a lui nel più lussuoso albergo della città.
I due legano talmente che Edward, dovendo rimanere in città per una settimana, le chiede di accompagnarlo nelle uscite serali. Vivian non ha, naturalmente, un guardaroba adatto per le occasioni, e lui l’autorizza a acquistare dei capi d’abbigliamento eleganti che la rendono ancora più incantevole.
Edward è felice al suo fianco, anche perché è sorpreso e compiaciuto nel vederla trasformata sempre più, giorno dopo giorno, in una donna di alta classe.
Ma i giorni passano e, conclusi gli affari con l’anziano magnate James Morse (Ralph Bellamy), Edward deve tornare a New York….
Con questa commedia romantica Marshall, (L’ospedale più pazzo del mondo, Paura d’amare, Ragazze vincenti…) modesto artigiano della macchina da presa, sbancò al botteghino e lanciò definitivamente nel firmamento delle star la coppia Gere – Roberts.
La struttura narrativa è più esile della carta velina e propone l’immortale favola di Cenerentola che incontra il principe azzurro.
Nelle prime battute del film il regista newyorkese, in maniera scolastica, mostra Vivian come la classica prostituta disinvolta e dal linguaggio esplicito e diretto (mai scurrile), che veste con hot-pants, stivaloni, magliettina corta e parrucca bionda.
Basta il tocco di uno stilista per trasformarla in una principessa, così elegante, da far girar la testa ancor più al suo dolce e sorridente Pigmalione.
Come in ogni favola che si rispetti, la romantica e sognatrice Vivian è descritta come la classica ragazza acqua e sapone dal cuore d’oro, finita sul marciapiede, per caso.
Edward, dal canto suo, grazie a Vivian, riscopre il valore dei sentimenti e, da cinico uomo d’affari (ha fondato il suo impero economico nell’acquistare famelicamente società sull’orlo del fallimento per poi rivenderle a peso d’oro), non manda più sul lastrico il vecchio Morse, ma fonda con lui una società.
Non mancano le strizzate di cuore e tutto il film diventa credibile solo perché, come dice la voce off al termine del film, la vicenda è ambientata ad Hollywood, la fabbrica dei sogni per eccellenza. Non a caso, in origine, il personaggio di Vivian doveva essere una tossicomane e Kit doveva morire per overdose.
Perfino il finale doveva essere diverso e, in luogo dell’happy end, si doveva concludere con Edward che scaraventava fuori dalla sua auto Vivian e le avrebbe dovuto poi lanciare addosso dei soldi.
Marshall, invece, optò per un finale che richiamava il mito di Romeo e Giulietta con Edward che si arrampica su una scala fino al balcone dove abita Vivian.
A far la parte del guastafeste Philip (Jason Alexander), l’avvocato amico di Edward e, per alleggerire ancor la trama, i personaggi di Kit (Laura Sangiacomo), amica del cuore di Vivian, e di Thompson (Hector Helizondo), il direttore del lussuoso albergo dove dimorano i due piccioncini, il più saggio dei personaggi della vicenda.
Accattivanti e orecchiabili i brani Oh, Pretty wonan di Roy Orbison e It must have been love dei Roxette. Curiosità: La serie in tv che vede La Roberts nel film è “I love Lucy”.
Nel film Richard Gere suona un brano che egli stesso compose. Per il ruolo di Edward, Marshall aveva puntato inizialmente su Daniel Day Lewis, Al Pacino, Christopher Reeve, Denzel Washington e per quello di Vivian su Valeria Golino, Meg Ryan, Jennifer Jason Leigh e Michelle Pfeiffer.
Il titolo originale del film doveva essere 3000, la cifra che Edward aveva offerto a Vivian per restare con lui una settimana. Curiosità: La collana che indossa Vivian costava 250.000 dollari ed era costantemente tenuta d’occhio da un addetto alla sicurezza.
L’auto che guida Edward è una Lotus Cars UK e non una Porsche o una Ferrari, case automobilistiche che si rifiutarono di darle in prestito, preoccupati perché il film toccava il tema della prostituzione.
Julia Roberts fu candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista.
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