Marco Giallini all’Ischia Film Festival

5 Luglio 2025 | Di Ignazio Senatore
Marco Giallini all’Ischia Film Festival
Senatore giornalista
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“Con Napoli ho un rapporto particolare. Quando interpretavo la fiction “La nuova squadra”, ho vissuto due anni a Via Alabardieri, la strada dei gagà. Con i napoletani mi trovo benissimo, ma confesso che scelgo le persone al di là della loro provenienza geografica.”

Così Marco Giallini, ospite di punta della 23sima edizione dell’Ischia Film Festival, per la direzione artistica di Michelangelo Messina.

Interprete de “L’amico di famiglia”, per la regia di Paolo Sorrentino, dichiara: “Fu un’esperienza bellissima. Spero di lavorare di nuovo con lui. Tra me e Paolo c’è una stima reciproca e sul set sono stato benissimo con lui.”

Nella sua lunga carriera, l’attore romano è stato diretto da registi controcorrente come Claudio Caligari e da autori come Daniele Luchetti, Marco Risi, Sergio Castellitto, Laura Morante e Gabriele Mainetti. La sua fama è, però, legata soprattutto alle sue interpretazioni nelle commedie dirette da Carlo Verdone, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo e Rolando Ravello. Attore feticcio di Paolo Genovese, è stato uno dei protagonisti di “Tutta colpa di Freud”, “Perfetti sconosciuti” e del recente “Follemente”.

“Sono soddisfatto della mia carriera. Ho anche recitato in film che abbiamo visto in quattro; io, il regista, un montatore e uno spettatore. La verità è che i film d’autore non li vede nessuno.”

Nella magnifica cornice del Castello Aragonese, Giallini ha presentato ieri l’ultimo film che ha interpretato: “La città proibita” di Gabriele Mainetti. “E’ stata un’esperienza magnifica e edificante. Il film ha delle scene che non hanno nulla da invidiare al cinema americano. Mainetti è un regista visionario, tosto, duro, perché vuole raggiungere i suoi obiettivi. Ma, poi, alla fine ti gratifica. Non lo dico mai di me stesso, ma in questo film, mi sono piaciuto.”

Antidivo, amante del rock (ha duettato anche con Francesco De Gregori) e delle motociclette, tifosissimo della Roma, è amatissimo anche dal pubblico televisivo:

“Tornerò vestire ancora i panni di Rocco Schiavone, nella nuova serie, tra febbraio e marzo. Ad Aosta mi hanno dato le chiavi della città ed è diventata la mia terza casa”.  

In chiusura un pensiero all’isola d’Ischia:

“Stare qui è qualcosa di incredibile. Ho tenuto una masterclass nella Colombaia. Michelangelo mi ha condotto sulla tomba di Luchino Visconti. Mi è ballato tutto il cuore, mi è passato davanti tutto il suo cinema, anche perché a Roma passo spesso per la Salaria, dove aveva casa Visconti.”

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -5-7-2025

 

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