Nero criminale – Le belve sono tra noi (Frightmare) di Peter Walker – G.B – 1977 – Durata 85’ – V.M 18

21 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Nero criminale – Le belve sono tra noi (Frightmare)  di Peter Walker – G.B – 1977 – Durata 85’ – V.M 18
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Debbie (Kim Butcher) ha quindici anni, è un bel tipino e frequenta una banda di teppisti. Dopo essere stata cacciata dall’orfanotrofio è affidata a Jackie Yates (Deborah Fairfax) una donna volitiva  e piena di energie. Graham (Paul Greenwood) un giovane psichiatra si prende cura di lei ed inizia ad indagare sul suo passato. Scopre che Jackie è la figlia di Dorothy (Sheila Keith) una donna ricoverata per quindici anni in manicomio accusata di cannibalismo e di Edmund. (Rupert Davies) un uomo che per stare accanto alla moglie si era auto-accusato di quei macabri delitti. Nelle vene della ragazzina scorre lo stesso sangue della madre e divenuta, sua complice, massacra, senza battere ciglio Graham ed Edmund.

La pellicola si snoda lentamente nelle prime battute, diventa sempre più intrigante con l’ingresso in scena del tenero e volenteroso psichiatra e cambia improvvisamente ritmo nel finale con una scena orrifica che da sola vale il prezzo del biglietto. Con questa vicenda cupa e malsana, Walzer sembra voler affermare che la follia ed il cannibalismo sono ereditari e nessuno può cambiare il proprio destino. Il povero dottor Graham si lascia incantare dal visino acqua e sapone di Debbie ma centra immediatamente il malessere che assilla l’inquieta ragazzina: “Ha un problema d’identità. La sue freddezza e la sua sensibilità sono solo apparenti. E’ come un quadro senza cornice, anzi è come un albero senza radici e soprattutto direi che all’orfanotrofio non ha ottenuto molta comprensione.” Troppo esile la spiegazione che sottende la scelta cannibalica di Dorothy; da piccola era molto legata ad un agnellino che i suoi genitori decisero di mangiare e traumatizzata, aveva iniziato ad uccidere animali, ed a sezionare i loro cervelli. Di grande impatto visivo l’incubo che assale Jackie; una vecchia in treno le porge un misterioso pacco dal quale colano delle gocce di sangue che imbrattano il libro che sta leggendo. Il titolo originale è meno confusivo d quello italiano e rimarca l’atmosfera da brivido che attraversa la pellicola. Da un racconto di Peter Walker.

 

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