Mulholland drive di David Lynch -USA – 2001

Rita è in auto con un due uomini sulla Mulholland Drive di Hollywood. Uno dei due estrae una pistola e la punta contro la donna. Ed è in quell’attimo che due macchine in corsa si schiantano sull’auto. A seguito dell’impatto Rita si salva miracolosamente ma perde la memoria. Per sfuggire ai suoi sicari, si rifugia in un appartamento occupato da Betty, una giovane aspirante attrice. Sarà lei che l’aiuterà a ricostruire il proprio passato. David Lynch attraversa con questo suo ultimo film ancora una volta i territori del sogno e degli incubi. Storie che s’intrecciano tra loro, flashback, strani personaggi che fanno capolino sullo schermo e che amplificano quelle atmosfere malsane tipiche dei film del torbido regista statunitense. Dopo i trionfi de “I segreti di Twin peaks”, il network ABC aveva commissionato nel 1999 al visionario regista americano un progetto televisivo che non piacque e fu messo da parte dallo stesso regista che, lo ha ripreso e trasformato in un lungometraggio. Cinema nel cinema, una caustica ironia sul mondo dorato hollywoodiano, sdoppiamenti, immagini sconnesse, sogno e veglia, realtà e finzione che si rincorrono all’infinito sullo schermo.