La guerra dei Roses (The war of the Roses) di Danny De Vito – USA – 1989 – Durata 116

21 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

Oliver Roses (Michael Douglas), affermato avvocato, è sposato con Barbara (Kathleen Turner) esperta in manicaretti e ristorazione.

Dopo la nascita di Josh e Carolyn, la coppia procede con i soliti alti e bassi- Dopo diciotto anni di matrimonio, Barbara scoppia e chiede il divorzio.

Lei guadagna bene, non vuole un soldo per gli alimenti e desidera solo rimanere nella casa in cui vive e che ha arredato con cura.

Olivier non vuole dargliela vinta e non cede di un passo e, grazie a un cavillo legale, dopo essere stato sbattuto fuori, ritorna a vivere insieme a lei, sotto lo stesso tetto.

Invano, Gavin (Danny De Vito), avvocato loro amico, prova a mediare, ma nessuno dei due è disposto a scendere a compromessi. Olivier e Barbara continuano a farsi la guerra, i colpi bassi sono all’ordine del giorno ed il livello di scontro s’innalza fino al tragico finale.

Commedia acida e nera, troppo lenta nella prima parte ed eccessivamente caricata nella seconda che mette in scena due coniugi che, nelle prime battute del film, sembrano una coppia modello ma, dopo un ricovero in emergenza di Olivier per un sospetto infarto, il loro rapporto muta di colpo perché Barbara lo gela, dicendogli:

“Stavo correndo verso l’ospedale, stavo facendo l’autostrada e ad un tratto ho avuto fortissima la sensazione che tu fossi morto. Ho capito che cosa avrebbe significato restare da sola in questa casa la mia vita senza di te. Ero così spaventata. Ho avuto paura perché mi sentivo felice. Ero felice di essere libera, come se mi fossi tolta un peso. Voglio il divorzio, non sai quanto ci ho riflettuto. Non voglio più essere sposata con te.“  

Da quel momento in poi i due si fronteggiano senza esclusioni di colpi e danno fondo a qualsiasi espediente per poter ferire, spiazzare e irritare l’altro.

De Vito si lascia prendere un po’ la mano e le atroci cattiverie che i due ex coniugi si scambiano, inizialmente, appaiono originali e divertenti, ma poi il loro gioco al massacro diventa fin troppo crudele e violento e raggiunge l’acme quando la deliziosa Barbara, dopo averlo cucinato, serve a tavola ad Oliver il cagnolino a cui lui teneva tanto.

De Vito veste contemporaneamente i panni del regista, dell’avvocato e quella dell’io narrante che racconta nel suo studio, con dei continui flashback, la vicenda dei Roses a un cliente che vuole divorziare.

Il titolo è un ironico riferimento alla Guerra delle Rose, conflitto tra la casata degli York e quella dei Lancaster nell’Inghilterra del Quattrocento.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi