Due occhi diabolici di George A. Romero – 1990

30 Maggio 2015 | Di Ignazio Senatore
Due occhi diabolici di George A. Romero – 1990
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Jessica (Adrienne Barbeau), giovane moglie di Ernest Valdemar (Bingo O’ Malley), è una donna desiderosa di ereditare più in fretta possibile l’ingente eredità del marito. Ma ci sono tempi burocratici da rispettare e per non insospettire banche e polizia deve sperare che l’anziano consorte non muoia in tempi brevi. Complice e amante della donna è il dottor Robert Hoffman (Ramy Zada), un giovane medico che mantiene Valdemar in un perenne stato ipnotico. Valdemar muore mentre è ancora in trance e si vendicherà, successivamente, dei due amanti in maniera violenta e spettacolare.

Il regista Romero riscrive senza successo il capolavoro di Corman, trasportandolo in un’ambientazione moderna e dotandolo di una scrittura fredda e trattenuta. Puntando più sull’horror che sulla poetica, struggente figura di Valdemar, il regista ci mostra Jessica e Robert che, dopo la prematura morte dell’uomo, lo congelano in un freezer in cantina. Da quel momento in poi saranno tormentati dai suoi lamenti che si spanderanno, come un incubo, per tutta la casa. Romero da il meglio di sé quando ci mostra Valdemar, trasformato in una specie di zombie, che si prenderà una gustosa rivincita sui due amanti. A parte qualche scena horror il film non palpita e non trasmette alcuna emozione.

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