L’insonne di Micheal Walker – 2000

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Ed Saxon (Jeff Daniels), professore di letteratura, ha una vecchia passione nel cassetto: scrivere poesie. Una mattina sua moglie Eve non rientra a casa e lui, preoccupato, telefona a una comune amica, al soccorso stradale, all’ospedale e infine alla polizia. La donna sembra scomparsa nel nulla, ma la sua auto è rinvenuta nei pressi dell’appartamento di George (Gil Belows), un professore di educazione fisica, violento e spaccone. Trascorrono i giorni e Ed, dopo aver trovato il diario segreto della moglie, scopre che lei lo tradiva con George e che era incinta. La polizia trova il cadavere di Eve e in un’atmosfera sempre più allucinata e irreale Ed finisce per trascorrere le giornate in casa, imbottendosi di psicofarmaci e lasciandosi divorare dall’angoscia e dall’insonnia.

Thriller atipico dove c’è il movente (il tradimento di Eve), ma è lasciato nel fuori campo il ritrovamento del cadavere e l’omicidio. Al regista non interessa smascherare l’assassino e lascia lo spettatore nel dubbio se Ed sia impazzito perché autore del delitto o perché disperato per la morte della moglie. Nell’abitazione del protagonista che cade a pezzi (i rubinetti sgocciolano in continuazione, i water sono intasati da carta igienica, i lavabi  costantemente otturati ed un buco enorme campeggia nel soffitto della camera da letto) metafora della mente di Ed che, giorno dopo giorno, va in frantumi c’è tutta l’essenza del film.

In questa malsana ossessione del regista Ed è ripreso costantemente mentre disgorga vasche e lavabi e tampona perdite d’acqua, mentre vaga come un ombra per casa e inghiotte psicofarmaci come fossero caramelle. Non può mancare uno psichiatra – al quale Ed chiede un aiuto farmacologico per poter dormire.

Sullo sfondo Sadie (Emily Bergl), una studentessa segretamente innamorata di Ed e un paio di scene horror di grande impatto emotivo.