L’uomo che vinse la morte di Freddie Francis – 1962

15 Agosto 2015 | Di Ignazio Senatore
L’uomo che vinse la morte di Freddie Francis – 1962
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Max Holt, ricco miliardario, precipita con il suo aereo privato. L’ospedale è lontano e sul luogo del disastro accorrono Frank, un esperto chirurgo, e Peter Corrie, un giovane ricercatore. I due decidono di tentare il tutto per tutto e trasportano il ferito nel loro laboratorio dove, da anni, conducono esperimenti per mantenere in vita, staccato dal corpo, il cervello di una scimmia.

Le condizioni di Holt sono disperate e l’uomo muore, ma il suo cervello risulta essere ancora in attività. In gran segreto Peter ordina a Frank di espiantarlo e di nutrirlo con una soluzione idrosalina. Il cervello del miliardario continua a emettere particolari segnali acustici, grazie ai quali ipnotizza Peter che, trasformatosi in detective, scopre i mandanti dell’assassinio.

L’ideatrice del piano era la figlia Anna (Anne Keywood) che, con la complicità di Marion, perfida amante del miliardario, e di Stevenson, avvocato corrotto, aveva fatto esplodere l’aereo in volo.

Scialbo remake de Il cervello di Donovan che presenta alcune sostanziali varianti; il ricattatore non è più il fotografo, ma un impiegato della sala mortuaria e l’ingresso in scena di Marion, dell’avvocato Stevenson, di Martin, figliastro di Holt (eccentrico pittore psichedelico) e soprattutto di Anna, l’autrice del complotto) rendono ancora più complessa ed articolata la trama.

Rispetto all’originale, il regista si disinteressa quasi totalmente dell’aspetto scientifico della vicenda e sceglie di impaginare il film come un vero e proprio thriller. Francis offre a Peter un grande raggio d’azione e lo spettatore può seguirlo nella sua implacabile e cinica caccia agli assassini.

Peccato che scelga però un finale melenso e (quasi) lacrimevole: Anna aveva eliminato il padre, uomo cinico e senza scrupoli, perché pur possedendo la formula di un farmaco miracoloso, non lo metteva in commercio per poter lucrare il più possibile sulla sensazionale scoperta.

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