La scuola più bella del mondo di Luca Miniero – Italia – 2015

22 Settembre 2015 | Di Ignazio Senatore

Napoletani e meridionali dovrebbero far loro la frase che ha reso celebre Jessica Rabbit: “Io non sono cattiva; è che mi disegnano così.”  Luca Miniero (recidivo) casca (involontariamente?) in quello che sembra essere il classico Comma 22; raffigurare quelli del Sud per come gli altri li immaginano (brutti, sporchi e cattivi) e contribuisce così, inevitabilmente, a rinsaldare sempre più dei beceri luoghi comuni.

Il regista pluricampione d’incassi, allargando ancor più la frittata, non ci risparmia neppure quello che è diventato un immancabile leit-motiv del cinema italiano; la retorica del percorso di formazione. Miniero ci regala, infatti, un preside di scuola, competitivo e nozionistico, che per riparare ad un incredibile equivoco, prova, in tutti i modi a far passare una scolaresca di Acerra, un paese dell’hinterland napoletano, per degli africani provenienti da Accra capitale del Ghana. Sul finale, gli si scioglierà, naturalmente il cuore.

Per tutto il film le mascelle degli spettatori restano serrate, nonostante gli sforzi di Christian De Sica (a suo agio in un ruolo dai toni più bassi), dello stralunato Papaleo e della simpatica Finocchiaro. Cosa salvare? I panorami della magnifica campagna toscana.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 195 – Settembre – Ottobre  2015

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