“Sono soddisfatto e gratificato che l’Accademia del David abbia riconosciuto il lavoro di chi ha contribuito alla realizzazione del film e che abbia riconosciuto l’importanza di storie che riguardano interrogativi fondamentali su cosa sia la forza e cosa significhi essere italiani. Essere forti significa aiutare e essere italiani significa tenere la porta aperta.”
Così Edoardo De Angelis, regista di “Comandante”, film che ha ottenuto ben dieci candidature alla 69esima edizione dei David di Donatello.
Il regista napoletano è in lizza, infatti, per il David giovane e miglior attore protagonista (Pierfrancesco Favino), fotografia (Ferran Pardes Rubio), scenografia (Carmine Guarino), produttore (tra questi i napoletani Nicola Giuliano, Pierpaolo Verga, Maria Giovanna De Angelis e lo stesso regista), trucco (Paola Gattabrusi), acconciature (Massimo Gattabrusi) suono (Filippo Porcari, Alessandro Feletti, Mirko Perri, Giancarlo Rutigliano), costumi (Massimo Cantini Parrini) ed effetti visivi (Kevin Tod Haug, Stacey Dodge).
“Comandante” esce in dodici paesi. Giappone, Spagna, Nord America… Questa dei David, conclude il regista, è una tappa importante perché l’Accademia deve tracciare la strada del cinema italiano. I David non sono una gara tra chi vince e chi perde. E’ la candidatura il vero riconoscimento.”
Come è noto, il film di De Angelis narra le eroiche gesta di Salvatore Todaro, comandante di un sommergibile che, durante la Seconda Guerra Mondiale, contravvenendo all’ordine del comando, mise in salvo ventisei uomini che avevano provato ad affondare lo scafo della Regia Marina.
Nel cast i napoletani Massimiliano Rossi, Gianluca Di Gennaro e Giuseppe Brunetti.
Ha grandi chance di successo Silvio Orlando, in corsa come miglior attore non protagonista per “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti.
L’attore napoletano, veterano dei David, ha, già, infatti, collezionato nove nomination ed è stato giù premiato tre volte (“Aprile” e “Il caimano” di Moretti e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo). A contendersi, invece, la statuetta per la “migliore sceneggiatura non originale” saranno il salernitano Sydney Sibilia per “Mixed by Erri”, candidato anche per la migliore canzone originale (‘O Dj –Don’t give up di Liberato) e il casertano Pietro Marcello con “Le vele scarlatte”, fiaba tratta dall’omonimo racconto dello scrittore russo Alexandr Grin.
Infine, Mario Martone, già premiato con il Nastro Doc, tenta il bis con il suo “Laggiù qualcuno mi ama”, dedicato all’indimenticato Massimo Troisi.
In lizza per la stessa categoria anche Giorgio Verdelli per il suo doc “Enzo Jannacci – Vengo anch’io”.
A condurre la cerimonia di premiazione il 3 maggio, in prima serata su Rai 1, Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 4.4.2024
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