Amarsi di Luis Mandoki – USA – 1994

23 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

La dolce e sorridente Alice (Meg Ryan) madre dei piccoli Jess e Casey è felicemente sposata con Michael (Andy Garcia) pilota d’aereo. Già dal mattino Alice non disdegna di bere un goccio d’alcol. ed un giorno, sempre più brilla, dopo aver fatto il pieno di vodka  schiaffeggia la figlia, sviene in bagno ed è ricoverata in una clinica per alcolisti. Ma la cura non da gli effetti sperati e ritorna a casa è sempre più nervosa, instabile ed insoddisfatta. Il matrimonio sta andando a rotoli e Michael prova, invano, a frequentare gli Alcolisti Anonimi. Ma la coppia cola a picco, Alice riprende a bere ed i due si separano. Dopo affanni e tormenti, Alice riesce a ritrovare se stessa ed, in un finale consolatorio, dopo aver raccontato in una riunione degli A.A la propria storia alcolomanica, ritorna tra le braccia di Michael. Pellicola zuccherosa che mette in scena la classica famiglia da spot pubblicitario con un  marito atletico ed affascinante ed un mogliettina dal faccino solare e pulito ma con la mente perennemente annebbiata dall’alcol. L’impianto complessivo della vicenda scricchiola, gli snodi narrativi non sono oleati alla perfezione e la confezione patinata rende il dramma in cui si agita la protagonista poco credibile. Alice pianga e si dispera ma il suo dolore non trafigge il cuore dello spettatore. Il regista scivola spesso nel sentimentale, non lesina qualche piccolo intervento dal sapore moralistico e ci mostra come Alice che, dietro il faccino angelico ed i suoi smaglianti sorrisi, nasconde un mondo d’inquietudine e di tormenti. Mandoki non scava a fondo nel personaggio di Alice e dopo aver accennato ad un suo doloroso passato (padre alcolizzato ed una madre che la faceva sentite una nullità) lascia intuire che la sua scelta alcolomanica sia legata al difficile, disarmonico e conflittuale rapporto con suo marito, un uomo distante emotivamente, troppo sicuro di sé e che la squalifica come madre di fronte alle figlie. Michael è descritto come un marito innamorato della moglie ma un po’ troppo distante emotivamente e giudicante. Nel corso della vicenda accetta di malgrado di sottoporsi ad una terapia di coppia ma sul finale, avendo compreso che solo se si mette in discussione può aiutare se stesso e la moglie, frequenta un gruppo di familiari di A.A. a cui racconta la propria storia e come è riuscita a debellare il demone dell’alcol:Il titolo originale fa riferimento ad una canzone degli Anni Sessanta cantata da Percy Sledge..

 

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