L’amour flou di Romane Bohringer e Philippe Rebbot – Francia – 2019

10 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Romane (Romane Bohringer) e Philippe (Philippe Rebbot), dopo dieci anni di matrimonio e due figli sul groppone, vanno in crisi e, non trovando altre alternative, decidono di separarsi.

Per fronteggiare le spese, decidono di comprare due appartamenti separati, ma comunicanti attraverso la stanza dei bambini, così da godersi tutti e due i figlioletti.

Bohringer e Rebbot, in veste anche di registi, affrontano con un pizzico di ironia, il delicato tema della separazione delle coppie e mettono in campo due protagonisti, nevrotici, verbosi ed instabili emotivamente, che passano dall’amore passionale (fou) a quello sfuocato (flou) e, come evoca la pessima traduzione del titolo originale, decidono di “restare amici”.

Non siamo dalle parti di “né con te, né senza di te” di truffauttiana memoria e i due, a ben vedere, sembrano fondamentalmente, incapaci di star l’uno lontano dall’altro.

Non mancano i colpi di scena, ma i dialoghi sono fiacchi. Merita però una citazione l’affermazione di Philippe: “Sono un marxista lennonista, nel senso di John Lennon.”

 

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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