Analisi finale (Final analysis) di Phil Joanou – USA – 1992 – Durata 124’

8 Dicembre 2020 | Di Ignazio Senatore
Analisi finale (Final analysis)  di Phil Joanou – USA – 1992 – Durata 124’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Lo psichiatra Isaac Barr (Richard Gere) ha in cura Diana  Baylor (Uma Thurman) un donna fragile ed insicura la cui vita sembra legata a doppio filo con la sorella Heather (Kim Basinger). Con il pretesto di fornire delle indicazioni su Diana, Heather si presenta allo studio del dottore e con un battito di ciglia  gli incendia il cuore. Lei è affetta da “ebbrezza patologica” e se beve un goccio di alcol diventa violenta e non ricorda più nulla di quanto le è accaduto recentemente. Una sera va al ristorante con Jimmy (Eric Roberts) suo marito, un mafioso ruvido e manesco, beve (di nascosto) uno sciroppo che contiene una piccola dose di alcol, va in escandescenze e, rientrata a casa, lo uccide. Il delitto è premeditato ma Isaac crede che lei sia innocente e nel corso del processo, in qualità di consulente psichiatra, si batte come un leone per farla assolvere. La giuria non ci casca ed Heather finisce dietro le sbarre. Ma lei ha un asso nella manica e trama per incastrare Isaac ed accusarlo del delitto. Un finale da cardiopalma chiude la vicenda.

Thriller elettrico e sincopato che tiene sulla corda lo spettatore. Il sesso, pur non essendo mai esibito, è il vero protagonista della vicenda e l’atmosfera torbida della vicenda è sottolineata dall’erotismo che Heather, moderna dark-lady, sprigiona da tutti i pori.

Isaac appare, nella prima parte del film come un professionista impeccabile ma, nel corso della vicenda, ne combina di tutti i colori; va a letto con Heather, diviene il suo consulente peritale e, come se nulla fosse, continua il trattamento terapeutico con Diana.  Quando Heather gli chiede che tipo di aiuto sta offrendo a Diana, le risponde: “ Lo stesso che può ricevere da qualsiasi analista. Parafrasando Freud cerco solo di trasformare i suoi problemi nevrotici in infelicità esistenziale.

Diana è descritta come una creatura fragile, repressa sessualmente, segretamente innamorata del suo analista e vittima della perfida sorella. All’irresistibile e diabolica Heather il regista regala un doloroso passato; abbandonata dalla madre quando era piccola, era stata ripetutamente abusata dal padre. Curiosità: Diana aveva rubato il sogno da un caso clinico di Freud; Kim Basinger, come in Appuntamento al buio è ancora vittima di “ebbrezza patologica”

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi