Ancora un’estate di Catherine Breillat –2023 – Durata 104’

Anne (Lea Drucjer), è un’avvocatessa che difende minori vittime di abusi sessuali. Vive, felicemente, con il marito Pierre (Olivier Rabourdin) e due bambine adottate.

Dopo essere stato allontanato dalla scuola, piomba in casa loro Theo (Samuel Kircher), diciassettenne ribelle, nato dal primo matrimonio di Pierre. I cuori di Anne e di Theo s’infiammano e i due diventano amanti. Lui si lega morbosamente a lei, che, in maniera ambivalente, prova, invano, a chiudere la relazione.

Theo crolla, svela tutto al padre che, manipolato dalla perfida e astuta Anne, si convince che il ragazzo ha inventato tutta la storia per screditare Anne e attirare l’attenzione del padre su di sé. Theo non si dà per vinto. A chi crederà Pierre?

La Breillat ritorna dieci anni dopo dietro la macchina da presa per dar vita al remake di Queen of hearts, della regista danese May El Toukhy (2009).

In questo dramma borghese, la Breillat affronta il tema dell’incesto già rappresentato al cinema altre volte e, abbandonate le fascinazioni soft-porno dei film precedenti, impagina una storia che scivola sul terreno del sentimentalismo.

La confezione è ben curata, i dialoghi, a tratti un po’ mielosi, scavano però nell’anima dei personaggi.

La Breillat non prende posizione; non giudica, non condanna ma sul finire, spiazza lo spettatore e vira nel thriller.