Film imbarazzante per gli evidenti limiti estetici, Annamaura Laurendi (Rosy Siracusa), dopo aver assistito da piccola all’uccisione della madre e del padre, famoso magistrato, per mano di alcuni sicari, è ricoverata in manicomio. Un medico comunica al primario che la donna negli ultimi tempi ha risposto bene alla terapia farmacologica e che, secondo lui, potrebbe essere dimessa. Il luminare, dopo avergli elencato i sintomi di cui la paziente sarebbe affetta (personalità multipla, aggressività latente, grave difficoltà relazionale, frequenti stati allucinatori) ribadisce che non è d’accordo con la sua decisione perché lei ha ancora bisogno di cure. E’ l’ora della clown-terapia ed Annamaura, scaltra e furba, dopo aver finto di voler sedurre uno dei terapisti, lo imbavaglia, gli ruba i vestiti ed esce indisturbata dal manicomio con in mente un solo obiettivo; vendicarsi del boss che ha dato l’ordine di ammazzare i suoi genitori.
Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni
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