Assolo di Laura Morante – Italia – 2016

24 Settembre 2016 | Di Ignazio Senatore

Come in Ciliegine,  anche in questa opera seconda, Laura Morante non tradisce il suo cinema (poco italico e molto francese) fatto di garbo, eleganza ed ironica leggerezza. Nel dirigere se stessa, la regista ci regala il personaggio di Flavia, cinquantenne, con due matrimoni falliti alle spalle, in cura da una psicoterapeuta (Degli Esposti) perché afflitta da mille complessi e da un cronico senso di inadeguatezza.

Meno originale del precedente, ma più ricco da un punto di vista stilistico, (non mancano qualche scena onirica e dei deliziosi omaggi a Fellini e a Truffaut), il plot non offre ai protagonisti nessuna via di scampo. Al grido “nevrotici di tutto il mondo unitevi” fanno da cornice alla ansiosa ed ansiogena protagonista dei personaggi (Pannofino, Giallini, Gigio Alberti, Fassari, Wilson, Crescentini, Angela e Donatella Finocchiaro e la figlia Costantini) anch’essi irrisolti ed in perenne lotta con se stessi. Laura Morante illumina però lo schermo e la sua bellezza sembra non sfiorire mai.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 201 – Settembre – Ottobre 2016

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