Coriolano Sostacchini (Frank Colson), integerrimo brigadiere di Polizia e padre severissimo di Luciana (Giovanna Pala), Silvana (Delia Scala) e Miranda (Maria Grazia Francia), si oppone al loro matrimonio con i tre amici che non possono garantire l’acquisto di una casa. Pressato, si convince ad anticipare i soldi per degli appartamenti, che un certo Paciottini (Alfio Barbi) sta costruendo, e che Mario (Ugo Tognazzi), Ruggero (Aroldo Tieri) e Carmine (Enrico Luzi), i futuri generi, gli hanno promesso di restituire.
Tutto è pronto per il matrimonio e le tre coppie sono in viaggio di nozze. All’insaputa del suocero, i tre hanno già architettato un piano per rientrare a Roma e prendere possesso degli appartamenti. Scoprono che il costruttore era un truffatore e che nelle case, dichiarate inagibili, le pareti sono di cartone, le lampadine si fulminano in un baleno, dai fornelli della cucina esce l’acqua e dai rubinetti della vasca del bagno del gas.
Non sapendo dove trascorrere la prima notte di nozze, sono indirizzati in un albergo che non è altro che una casa d’appuntamento e, all’arrivo della polizia, finiscono al commissariato dove fa servizio Coriolano. Le tre sposine, esasperate, fingendo di essere ancora nubili, si presentano a un concorso di bellezza, organizzato da una ditta che offre un appartamento a chi è in cerca di marito.
Silvana è la premiata, ma sopraggiunge Ruggero, il marito, nasce un parapiglia e la notizia finisce sul giornale. Mentre Corialano riesce a braccare Paciottini, una ditta, colpita dalle loro traversie, lancia un concorso “la crociata del mattone” per permettere a tutti gli sposini di coronare il sogno e avere una casetta di proprietà.
In questa commedia Simonelli, specialista di film comici di serie B, mette in scema tre amici dalle caratteristiche diverse; Tieri è un po’ fumantino e s’inalbera per nulla alla prima occasione; Luzi è uno sbadato, perennemente assonnato, perché lavora come guardia notturna, e Tognazzi, (che ripete in ogni occasione la frase “io sono di Milano”, una sorta di saggio che sciorina in ogni occasioni delle massime strampalate che non hanno alcun senso. Le tre sorelline, tra cui spicca Delia Scala, futura stella del teatro di rivista, sono ai magrini della vicenda ma non mancano alcune scenette divertenti come quelle delle multe sul treno che i freschi sposini sono costretti a pagare, perché Carmine ha smarrito i biglietti. Alla fine il Quartetto Cetra canta La crociata del mattone: l’Italietta uscita malconcia dalla guerra sta avviandosi, lentamente, verso il boom economico- edilizio.
Per un approfondimento sulla filmografia, la vita, le attività teatrali e televisive di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, interpretati al fianco dell’attore cremonese dei film e dei registi che lo hanno diretto.
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