Baby mama di Michael McCullers – USA – 2008 – Durata 99’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Dopo aver dedicato la vita alla carriera, Kate (Tina Fey), trentasettenne manager di un’azienda di prodotti biologici, ha una possibilità su un milione di rimanere incinta. Non avendo un compagno, decide allora di rivolgersi ad una costosa banca del seme, diretta da Chaffee (Sigourney Weaver) e di diventare una “madre surrogata”. La prescelta è Angie (Amy Poehler), una scoppiata di bassa estrazione sociale, che vive nei bassifondi ed è sposata con lo spiantato ed immaturo Carl (Dax Shepard). Per la gioia di diventare mamma Kate non sta più nella pelle e, per far nascere sano e forte il nascituro, costringe Angie a non fumare, a non bere alcolici, ad alimentarsi solo con prodotti biologici ed a condurre una vita regolare e meno strapazzata. Angie, senza più un tetto, va a vivere da Kate che la “sorveglia”, notte e giorno, fino alla data del fatidico parto. Ma Kate non sa però che Angie le nasconde un segreto.

All’esordio McCullers, confeziona una commedia simpatica, frizzante e divertente che affronta con leggerezza lo scottante tema legato all’utilizzo dell’utero in affitto. Nel corso del film il regista, infatti, non dona mai alla Kate, una benché minima riflessione sui contraccolpi psicologici che derivano dalla condizione di madre “surrogata” e dal dover “regalare, dopo nove mesi di gravidanza, il bebè ad un’altra donna. Nonostante lo script annaspi qua e là, il regista gioca tutto sul contrasto tra Kate, ricca e fanatica salutista e la svampita, sciroccata e proletaria Angie e, tra una battuta e l’altra, ironizza, con garbo, sulle nuove frontiere dei ricchi che, per esaudire i propri sogni, possono comprare i corpi di chi non ha il becco di un quattrino e infischiarsene dei loro contraccolpi emotivi.

Per un approfondimento sul tema si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Fermi tutti sono incinta Cinema e gravidanza” – Falsopiano Edizioni – 2016