Beautiful thing di Hettie McDonald – GB 1996 – Durata 89’

10 Marzo 2021 | Di Ignazio Senatore
Beautiful thing di Hettie McDonald – GB 1996 – Durata 89’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Sandra (Linda Henry) vive in un condominio popolare alla periferia di Londra, ha una relazione con Tony (Ben Daniels), un pittore hippy molto più giovane di lei, e sgobba dalla mattina alla sera in un bar per mantenere a scuola il figlio Jamie (Glenn Berry), un ragazzo timido ed introverso, continuamente beffeggiato dai compagni di classe.

Ste (Scott Neal), coetaneo di Jamie, e loro vicino di casa, subisce i maltrattamenti del padre Ronnie (Garry Cooper), un incallito alcolista, e di Trevor (Daniel Bowers), il fratello maggiore, sbruffone e violento.

Dopo le ennesime percosse, Sandra lo ospita in casa e Ste e Jamie familiarizzano sempre più fino a legarsi affettivamente. 

Sandra ottiene in gestione un pub e, per la gioia, tocca il cielo con un dito, ma quando scopre l’omosessualità del figlio, le crolla il mondo addosso. Dopo l’iniziale sbandamento, accetta la realtà e si schiera al suo fianco.

All’esordio Hettie McDonald s’inserisce nel solco dell’arrabbiata cinematografia inglese e lascia sfilare dei personaggi diseredati, disperati ed apparentemente senza futuro.

La regista non vuole impaginare un film di denuncia sociale, ma raccontare, senza fronzoli, una storia dura, ma intima e raccolta, che vede come protagonista una madre che si butterebbe nel fuoco per il figlio e che. senza isterismi, né piagnistei, rispetta la sua scelta di diversità.

Con tocco velato, la regista ci mostra Jamie che, passo dopo passo, prende contatto con la propria omosessualità, rubando dapprima in un’edicola una rivista gay, identificandosi nelle lettere che scrivono i lettori e andando alla ricerca a Londra di un pub per soli gay.

Dopo aver convinto Ste a fare un salto in quel locale, da quel momento in poi, come sbloccato, affronta la vita con coraggio e determinazione e, come recita il titolo del film, si lascia andare ad una bella cosa; la scoperta dell’amore omosessuale.

La regista lascia fuori campo le scene più bollenti e regala allo spettatore un casto bacio che si scambiano i due adolescenti. Da segnalare la vicenda di Leah (Tameka Empson), un’adolescente nera, follemente appassionata della musica di Mama Cass, che trascorre le giornate in casa, sotto effetto di sostanze stupefacenti, cantando e esibendosi di fronte ad un pubblico immaginario.

Dal testo teatrale Beautiful thing di Jonathan Harvey

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