Becoming Jane . Il ritratto di una donna forte di Julian Jarrold – GB – 2007 – Durata 120’

Fine ‘700. Inghilterra, fine 1700. Jane (Anne Hathaway) è la più giovane delle figlie del pastore Austen (James Cromwell), un uomo probo, ma in bolletta.

Non potendo garantirle una dote, i genitori vorrebbero che sposasse il facoltoso signor Wisley (Laurence Fox), nipote della ricca Lady Gresham, ma Jane, spirito libero e indipendente, ha occhi solo per Tom Lefroy (James McAvoy), un giovane avvocato sfrontato e anticonformista.

I loro cuori si infiammano, ma lui è agli inizi della carriera e dipende economicamente da uno zio severo e intransigente. Non possedendo una rendita, i due innamorati comprendono che non potranno coronare il loro sogno d’amore; Tom si fidanzata allora con una ragazza benestante e Jane, per accontentare i genitori, accetta la proposta di matrimonio di Winsley. Ma i loro cuori sono ancora in tumulto e….

Julian Jarrold s’ispira alla biografia che Join Spence ha dedicato alla scrittrice e sceglie una narrazione pacata che procede senza strappi. Jane è descritta come una proto-femminista che lotta per abbattere le inveterate convenzioni che reputano le donne inferiori agli uomini; legge Tom Jones, (romanzo al tempo giudicato “scandaloso”) e, indomita gioca a cricket, sport vietato alle donne e d’appannaggio solo dei giovani e nobili rampolli.

Accecata dall’amore per Wisley, rifiuta un matrimonio di convenienza ed è in prima linea nella battaglia per convincere gli ipocriti e imbolsiti contemporanei che la scrittura al femminile ha una propria dignità e non è, come tutti credono, un mero trastullo ed un inutile passatempo.

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La confezione è elegante e raffinata ed il regista la infarcisce con delle prolungate scene che mostrano le campagne inglesi ed balletti che riempiono le vuote e giornate dell’aristocrazia britannica.

Sul finale il regista lascia che la scrittrice, divenuta matura, ha raggiunto la propria indipendenza economica grazie ai suoi romanzi. Un taglio in fase di montaggio avrebbe giovato alla fruizione della pellicola, ma il tocco romantico della vicenda, mai liquoroso e sdolcinato, rende apprezzabile il film.