Tra le opere dell’Ischia Film Festival, ideato e diretta da Michelangelo Messina, è stato proiettato ieri, in anteprima assoluta, “Black Parthenope”, per la regia di Alessandro Giglio. Il film, ambientato all’interno dei labirintici e misteriosi meandri di Napoli Sotterranea, è un horror che muove le fila dall’arrivo in città di Cécile Bonnet, figlia di una famiglia di imprenditori francesi, che ha deciso di trasformare le gallerie di tufo in una serie di parcheggi. A prepararle il terreno uno scaltro geometra (Nicola Nocella) e a farle da supporto il giovane Yanis e Greta, la sensuale assistenze del padre. Ma non hanno fatto i conti con Gennaro (Giovanni Esposito), il vecchio custode e con un enigmatico uomo incappucciato. Giglio, all’esordio, affida agli stilemi dell’horror e affida, per la prima volta, a Giovanni Esposito un ruolo drammatico.
Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno 30-6-2021
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