Black sea di Kevin MacDonald – G.B – 2015

16 Settembre 2015 | Di Ignazio Senatore

A chi non farebbe gola una montagna di luccicanti lingotti d’oro? Peccato si trovi in un sommergibile che giace da decenni sul fondo del Mar Nero ed a centinaia di metri di profondità. A cimentarsi nella (impossibile?) impresa Robinson (Jude Law), a capo di una ciurma di ex marinai, di cui la metà è russa. Più che affrontare le insidie ed i pericoli provenienti dalle oscure profondità marine, Robinson dovrà tenere a bada qualche rissoso ed indisciplinato marinaio, a cui non va giù di dividere, equamente, quell’immensa fortuna con gli altri membri dell’equipaggio.

Kevin MacDonald ambienta, claustrofilicamente, la vicenda in un sommergibile arrugginito e malandato, dosa sapientemente suspense ed avventura e ci ricorda (non solo metaforicamente) che, solo “colando a picco”, losers ed emarginati possano sperare di realizzare i propri sogni. Peccato che il regista scozzese non coniughi l’inabissarsi nelle profondità marine con la discesa nell’inconscio dei protagonisti.  Dopo Dom Hemingway, Jude Law sempre più a suo agio  nei ruoli ruvidi e duri.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 195 – Settembre – Ottobre  2015

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