“Caina” di Stefano Amatucci

5 Giugno 2018 | Di Ignazio Senatore
“Caina” di Stefano Amatucci
Senatore giornalista
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Stasera (ore 21,00) al Modernissimo si proietta “Caina”, film che segna l’esordio sul grande schermo del napoletano Stefano Amatucci, sceneggiatore, noto per le sue regie televisive. Girato tra Varcaturo, Villaggio Coppola e Fusaro, il film narra di Caina (Luisa Amatucci), una donna che prova un odio feroce per gli immigranti che sbarcano in Italia ed è in rotta con il prete della parrocchia, a suo dire, troppo morbido nei confronti degli “africani” che, giorno dopo giorno, rischiano di trasformare un paese cattolico in uno musulmano. Per vivere, di professione fa la “trovacadaveri” e perlustra la spiaggia dove vive, per raccogliere i cadaveri dei migranti trasportati dalla corrente del mare. Ma a “rubarle” i cadaveri sono anche un gruppo d’immigrati clandestini, in accordo con la perfida e cinica Ziviello (Isa Daniele). Caina s’imbatte in Nahiri, un tunisino che l’aiuta nel suo lavoro. Ma la tragedia bussa alla porta. Amatucci, compone una coraggiosa e cupa favola nera, declinata in gran parte in dialetto napoletano, che getta una luce inquietante sul losco traffico di cadaveri degli immigranti. Intensa la sorella del regista nel ruolo respingente e disturbante di Caina.

 

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 5- 6- 2018

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