Chiamatemi Francesco Il Papa della gente di Daniele Luchetti – Italia – 2015

9 Settembre 2016 | Di Ignazio Senatore

Ci sono registi coraggiosi che non hanno timore di guardare negli occhi la Storia. Nel ’91 con Il portaborse Luchetti firmò una pietra miliare del cinema d’impegno politico, mostrando a tutti la vera faccia della Prima Repubblica. Adesso, in piena maturità artistica, accetta la sfida impossibile (?) di raccontare la vita de “il Papa della gente”. Luchetti non è Zeffirelli, Olmi o Zanussi, registi cattolici che, sicuramente, avrebbero mostrato un Bergoglio più “spirituale” e maggiormente assorbito nella preghiera. Da laico ed in maniera anti-convenzionale, Luchetti sceglie di regalare solo qualche fotogramma al Bergoglio dei giorni nostri e sposta completamente l’attenzione sull’allora giovane gesuita (Rodrigo de la Serna) che, negli anni Settanta, si batté in Argentina contro la dittatura militare di Videla ed il potere ecclesiastico, schierato, opportunisticamente, dalla parte del potere.

Un film che sottolinea come, per definirsi cattolici, non basta più credere in Cristo ma occorre scendere in campo al fianco dei poveri e degli oppressi. Un film (da rivedere nella versione di 200 minuti, suddivisi in quattro puntate, per il piccolo schermo).che spiazza tutti, soprattutto quei cattolici che si aspettavano (probabilmente) un biopic certamente più oleografico e celebrativo.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 201 – Settembre – Ottobre 2016

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