Cinque pezzi facili (Five easy pieces) di Bob Rafelson – USA – 1970 – Durata 98’

15 Gennaio 2020 | Di Ignazio Senatore
Cinque pezzi facili (Five easy pieces) di Bob Rafelson – USA – 1970 – Durata 98’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Robert Eroica Dupea, detto Bobby (Jack Nicholson), ex pianista di talento, lavora come operaio in un giacimento di petrolio in California ed ha una svogliata relazione con Rayette (Karen Black) una ragazza un po’ oca ed evanescente che subisce in silenzio le sue angherie. La vita di suo padre è agli sgoccioli ed allora Bobby decide di ritornare dopo anni tra le mura domestiche. Guascone, ribelle, cane sciolto senza collare, prova a fare i conti con il proprio passato ma rimane soffocato dall’atmosfera familiare dove il tempo sembra rappreso e congelato. Dopo aver provato a sedurre Catherine (Susan Anspach) la sofisticata, colta ed elegante fidanzata di suo fratello Carl Fidelio (Ralph Waite), un dinosauro gelido emotivamente che le garantisce denaro, lusso e comodità, scopre che la sorella Partita (Lois Smith) ha una incolore relazione con l’infermiere che assiste il padre. Deluso e frastornato, deciso a tagliare definitivamente i ponti con la propria famiglia, se ne va via, in gran segreto e da il benservito a Ranette, abbandonandola, senza uno straccio di spiegazione, in un’anonima stazione di servizio.

Piccolo capolavoro di Rafelson divenuto per anni il film manifesto di una generazione randagia e senza legami che non riesce a mettere radici in nessun luogo. Insofferente ad ogni regola, Bob (il suo secondo nome Eroica, come quello del fratello Fidelio e della sorella Partita rimandano tutti a delle composizioni musicali) ama vivere allo stato brado e, nel corso del film, confessa: “Mi sposto di continuo non perché stia cercando qualcosa. Mi allontano dalle cose che vanno male, se rimango”. Nel corso del film prova disperatamente a legare con la sorella ed il fratello ma, incapace di adeguarsi ai loro ritmi, tranquilli, pacati e sonnecchianti, sentendosi emotivamente distante, scappa via divorato da un’eterna insoddisfazione che non gli darà mai tregua. Un Jack Nicholson in gran spolvero, i dialoghi caustici ma toccanti ed i magnifici paesaggi che fanno da contorno alla vicenda hanno contribuito a rendere la pellicola uno dei road-movie più amati di sempre. Il titolo del film fa riferimento a quei libri per principianti che vogliono imparare a suonare il piano.

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