Conoscenza carnale (Carnal knowledge) di Mike Nichols – USA – 1971 Durata 96’’- V.M 14

15 Gennaio 2020 | Di Ignazio Senatore
Conoscenza carnale (Carnal knowledge) di Mike Nichols – USA – 1971 Durata 96’’- V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Sandy (Art Garfunkel) flemmatico, riflessivo e un po’ secchione e il suo amico Jonathan (Jack Nicholson), sfrontato e ribelle, sono due studenti universitari alle prese con i primi turbamenti sessuali.

S’innamorano entrambi di Susan (Candice Bergen), una ragazza colta e dotata di una forte personalità che si lega a Sandy, pur essendo andata a letto prima con Jonathan.

Passano gli anni; Sandy si è laureato in medicina, ma ha divorziato da Susan e, depresso e infelice, cerca conforto saltellando da una donna all’altra.

Jonathan è diventato avvocato, ma, anche lui, dopo aver instaurato relazioni passeggere, incontra Bobby (Ann-Margret), una donna affascinante, ma instabile, irrequieta e capricciosa quanto lui.

Dopo aver inscenato un suicidio, Bobby convince Jonathan a sposarla ma lui, dopo essere diventato padre di Wendy, chiede il divorzio. I due amici si incontrano, narrano i propri insuccessi e fallimenti.

Mike Nichols (Chi ha paura di Virginia Wolf, Il laureato, Comma 22, Silkwood, Hearthburn- Affari di cuore. Cartoline dall’inferno…) impagina questo film simbolo della generazione americana degli Anni Settanta, i cui dialoghi che tanto scandalizzarono i benpensanti del tempo furono scritti da Julius Feiffer, noto cartoonist e autore teatrale.

Seppur penalizzato da un titolo infelice, il regista di origini tedesche, mette mirabilmente in scena lo smarrimento dei giovani protagonisti che, con il passare degli anni, rimangono, inevitabilmente, intrappolati nella rete delle loro nevrosi e frustrazioni.

Ironico e scanzonato nella prima parte, con l’ingresso in scena di Susan diventa più sofferto e cerebrale.

Nel corso della vicenda nessuno dei protagonisti troverà un pizzico di felicità e, nel finale amaro e senza speranza, Jonathan, divenuto impotente, costringe una prostituta a rispettare un rigido rituale e a ripetergli che è “un uomo vero, un uomo buono, il più bello, il più possente, il più perfetto, più forte, più rigoroso, più straordinario, più virile, dominatore, irresistibile.” Nomination all’Oscar per Ann Margaret.

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