Cuore matto… matto da legare di Mario Amendola – Italia – 1967 – Durata 93’

20 Agosto 2022 | Di Ignazio Senatore
Cuore matto… matto da legare di Mario Amendola – Italia –  1967 – Durata 93’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Dopo aver tentato (invano) fortuna in America come cantante, Tony Martelli (Little Tony), figlio d’un macellaio di provincia, ritorna in Italia con in tasca un solo dollaro. All’aeroporto conosce Carla, una giovane studentessa di architettura e, giunto nella capitale, va a trovare gli amici Sandro (Ferruccio Amendola) e Marco (Lucio Flauto) e li convince a mettere su un complessino musicale. Ma bisogna raggranellare i soldi per fittare gli strumenti ed i tre, sempre in bolletta, s’ingegnano per guadagnare qualcosa; Marco, dopo aver chiesto l’elemosina, si spaccia per guida turistica; Sandro sequestra il bassotto di un nobile ma, prima di ottenere i soldi del riscatto, scopre che, nel frattempo, il cagnolino è scappato; Tony, nella macelleria del padre, combina solo disastri. I tre suonano nel locale “Il Calabrone” al posto dei “Four Sergents”, quattro capelloni inglesi ma, scoperti, devono darsela a gambe levate. Tony, è sempre più innamorato di Carla, ma il padre, stufo di saperlo sempre al verde, insiste perché sposi Erminia, una ragazza ricca, ma sempliciotta. Ma Campanella, un produttore della Rai ha adocchiato Tony e gli propone una scrittura…

Musicarello simpatico e divertente che ruota intorno alla canzone più famosa di Little Tony. A differenza degli altri film del genere, generalmente appiattiti sulle mere esibizioni del cantante protagonista, il regista imbastisce una commedia divertente, ricca di colpi di scena e lascia molto spazio agli squattrinati e travolgenti amici di Tony che, con le loro idee strampalate, rendono gustosa la vicenda. Little Tony, simpatico guascone, se la cava dietro la macchina da presa ed è sornionamente supportato da Ferruccio Amendola (futuro grande doppiatore e papà dell’attore Claudio) e dalla piacevole “sorpresa” Flauto. Little Tony era comparso sullo schermo già in Cinque marines per cento ragazze di Mario Mattoli (‘61), ed in Marinai in coperta (‘67), Peggio per me…meglio per te (‘67)  e comparirà anche nei successivi Zum zum zum La canzone che mi passa per la testa (‘68), Sarà capitato anche a voi (‘70) di Bruno Corbucci, Vacanze sulla Costa Smeralda di Ruggero Deodato (‘68) ed in W le donne di Aldo Grimaldi (‘70).

Per un approfondimento sul tema “Cinema e musica” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.

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