Desiderando Giulia di Andrea Barzini – Italia – 1986 – Durata 92’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Dopo aver alcuni anni addietro pubblicato un romanzo, Emilio Brentani (Johan Leysen) sbarca il lunario, correggendo bozze di altri autori. Stefano Bender (Sergio Rubini), un giovane scrittore arrivista e senza scrupoli, in cerca di gloria, gli propone di limare un suo romanzo.

Emilio, intanto. conosce Giulia (Serena Grandi), una donna emancipata che non vuole legarsi a nessuno e che ama vivere un’esistenza fatta di incontri bollenti e fugaci.

Emilio la vorrebbe tutta per sé, ma Giulia, lo sfida, alzando sempre più la posta in gioco e mostrandosi mentre amoreggia con altri uomini. Amalia (Valeria D’Obici), la sorella di Emilio, s’innamora ricambiato di Stefano che, dopo aver aggiunto il successo con il suo romanzo, senza troppi scrupoli, si sbarazza di lei.

Giulia continua a giocare con Emilio al gatto e al topo e lui, dopo aver subìto delle cocenti umiliazioni, finisce per perdere se stesso. Amalia, invece, dopo l’abbandono di Stefano…

In questo film, liberamente tratto da Senilità di Svevo, il regista (Chiara e gli altri, Italia e Germania 4 a3, Volevamo essere gli U2…), in bilico tra il dramma e l’erotico, Barzini trasferisce l’azione da Trieste a Roma e punta tutto sulle grazie della protagonista, dark lady di turno, che stuzzica, seduce e poi abbandona l’uomo che si danna inutilmente per lei.

Il film non offre grandi sussulti, ma mette in campo la disperazione di uno scrittore fallito che si strugge per una donna che, in maniera perversa, lo fa rosolare nella sua gelosia.

Più che la figura di Emilio, colpisce quella di Stefano, giovane scrittore, cinico e freddo che, diventato famoso, si sbarazza senza il minimo senso di colpa di Amalia.

Sullo sfondo la relazione morbosa e soffocante che lega Emilio e Amalia. A rinforzare l’atmosfera decadente che si respira nel film, la casa vecchia e impolverata, teatro della vicenda.