“L’intrusa”, da ieri nelle sale, segna il graditissimo ritorno dietro la macchina da presa di Leonardo Di Costanzoo. Il film del regista ischitano, girato in un unico luogo a Ponticelli, “simile ad un fortino, ad un accampamento”, come dichiara il regista, racconta una potente storia di “quotidiane resistenze”. Al centro della narrazione Maria (Valentina Vannino), madre di due bambini, accolta nel Centro educativo diretto da Giovanna (Raffaella Giordano), ideato per aiutare l’infanzia a rischio. Ma il marito di Maria, è un pericoloso camorrista, colpevole dell’omicidio di un innocente e le altre donne ospitate nel Centro si ribellano e chiedono alla responsabile che Maria sia allontanata. Prevarrà la solidarietà o l’intolleranza, trionferà il sentimento dell’accoglienza o quello del rifiuto?
Un film, scritto con Maurizio Braucci e Bruno Oliviero, regista di “Nato a Casal di Principe”, accolto favorevolmente dalla critica alla 49° Quinzane des realisateurs di Cannes, diretto da uno dei più acclamati documentaristi italiani (il suo “A scuola” è stato candidato al David), già premiato per la sua opera prima “L’Intervallo” con il David di Donatello, il Ciak d’oro ed il Globo d’oro.
“L’intrusa è un film sul mondo del volontariato poco raccontato al cinema, prosegue Di Costanzo, su quelle persone che definisco “eroi della modernità”, che, giorno dopo giorno, sono a contatto con il bisogno, l’illegalità, costretti a mediare tra le emergenze ed i dilemmi morali. Più che da una storia vera, l’idea del film è nata da episodi della realtà mescolati a quelli di cronaca.”
Noto per il suo stile asciutto e minimalista e per la scelta di dirigere attori non professionisti, il regista ha puntato anche questa volta sull’esordiente Valentina Vannino e su Raffaella Giordano, nota coreografa.
“Raffaella l’ho scelta per la sua grande esperienza teatrale, conclude il regista, e lei mi ha aiutato molto perché, nei sei mei che abbiamo lavorato con gli attori, scelti da Alessandra Cutolo, abbiamo prosciugato sempre più il testo ed i protagonisti della vicenda, di fronte a dei dialoghi ridotti al minimo, hanno dovuto fare molta ricerca e lavorare con il corpo. Quando sono arrivati sul set però conoscevano già cosa dovevano fare ed ho lasciato loro grandi spazi d’improvvisazione.”
Nel cast Martina Abbate, Anna Patierno, Marcello Fonte, Gianni Vastarella, Flavio Rizzo e Maddalena Stornaiuolo.
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -29.9.2017
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.