Parigi. 1845. Nel suo baraccone da circo il dottor Miracolo (Bela Lugosi) mostra al pubblico Erik il suo simpatico ed evoluto scimpanzè e, scandalizzando i presenti, si dichiara convinto assertore della teoria evoluzionista di Darwin. Per confermare l’ipotesi che nella scala evolutiva l’uomo deriva dalla scimmia, in gran segreto, rapisce delle giovani prostitute alle quali inietta il sangue di Erik. Le donne muoiono come mosche ed il dottore si convince che l’esperimento fallisce perché la vita dissoluta delle vittime ha, in qualche modo, danneggiato il loro sangue. Punta allora la sua attenzione su Camille (Sidney Fox) la graziosa e soave fidanzata di Pierre Dupin (Leon Ames) un intraprendete studente di medicina ed ordina ad Erik di rapirla e di trascinarla nel suo laboratorio. Il dottor Miracolo è sul punto di sottoporla all’esperimento ma Erik s’intenerisce e l’uccide. Pierre e la polizia stanno per fare irruzione nell’appartamento ed Erik, per non essere catturato, trascina con sé Camille sul tetto dell’edificio ma, colpito mortalmente da un colpo di pistola sparato da Pierre, precipita nel vuoto.
Una delle prime rappresentazioni di un mad doctor sullo schermo, ammantato dalla splendida fotografia espressionista in bianco e nero di Karl Freund. Il film, ispirato ai Gli assassini della Rue Morgue di Edgar Allan Poe ha una trama abbastanza esile ma non mancano le fascinazioni visive. L’interpretazione di Bela Lugosi ed il poetico finale che echeggia quello di King Kong bastano da sole a riscattare il film. Tra gli sceneggiatori John Huston.
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