Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani – Italia – 1993 – Durata 108’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Fausto (Gaetano Carotenuto), ragazzo sordo di estrazione borghese, lavora in banca e la madre (Anna Bonaiuto), che non ha mai accettato il suo handicap, muove mari e monti perché possa essere trasferito nella prestigiosa sede londinese della banca.

Fausto incontra Elena (Chiara Caselli), figlia di operai, studentessa intelligente e volitiva, costretta ad abbandonare il liceo a causa del proprio deficit uditivo. I due s’innamorano; Fausto si dedica a lei, diserta il lavoro e convince Elena a riprendere gli studi. Lei ha del talento e dopo le iniziali difficoltà inizia a raccogliere degli ottimi frutti.

Cavani cita Catullo e compone una vicenda che resta in bilico tra il sentimentale e la denuncia civile; da un lato mostra le  difficoltà che i due giovani protagonisti, incontrano a causa dei loro handicap e dall’altro lancia un atto di accusa contro la scuola pubblica, inadeguata ad affrontare le esigenze di chi è affetto da sordità. In due scene simbolo la regista ci mostra un’insegnante di che parla così velocemente  che Elena non è in grado di seguirla con il labiale; in quella successiva il docente di matematica scrive un’equazione alla lavagna, commentandola, con le spalle rivolte alla classe. E quando Elena gli fa  presente di non aver compreso nulla della sua spiegazione, con sarcasmo e cinismo, le risponde: “Non è colpa mia se la bocca sta avanti e non di dietro. Dopotutto in classe abbiamo una sorda e non una cieca. Gli handicappati hanno bisogno di scuole speciali, d’accordo?” Strizzatine di cuore a parte, il film non convince per la scrittura visiva alquanto sciatta, e per l’introspezione dei protagonisti appena abbozzata. Troppo banale, infine, la contraddizione tra i diversi mondi dei due protagonisti; il ricco Fausto che lavora in banca e la povera Elena in pizzeria. Toccante la scena della madre di Fausto che legava al figlio le mani quando era bambino per evitare che si esprimesse a gesti.